Dopo il convegno del 2005, organizzato dallo scrivente con altri (Univers. Cattolica), ¿Hiberia Italia ¿ Italia Hiberia: scontri incontri e confronti¿, sulle specificità ricorrenti delle realtà locali; è imminente (9-12 maggio 2007) l¿VIII Workshop F.E.R.C.AN. (Fontes Epigraphici Religionum Celticarum Antiquarum), organizzato dal solo scrivente, nell¿ambito del Dip. di Scienze dell¿antichità e con il contributo di Regione Lombardia, Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie: che comprenderà un Workshop operativo per gli ultimi accordi editoriali del Corpus delle iscrizioni di divinità Celtiche, ed un Convegno internazionale sulle divinità celtiche ed i loro dedicanti.
La conduzione dello stesso e poi la stampa degli Atti saranno base fondante per un¿importante attività prossima, dovendo lo scrivente completare entro il 2008, d¿intesa con il Centro F.E.R.C.AN., il testo definitivo del Corpus delle divinità celtiche testimoniate nella X (in parte) e nell¿XI Regiones Augustee (all¿incirca Lombardia occidentale, Piemonte settentrionale, Valle d¿Aosta): il tutto secondo capitolati redazionali complessi che imporranno la revisione ab imis di tutto il materiale disponibile (dallo scrivente già in buona parte raccolto).
Insieme con questa indagine a largo spettro (per autopsie degli oggetti, per revisione della tradizione, per controllo delle fonti di altra natura, letterarie ed archeologiche), nel prossimo XVII Congresso AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia classica) ¿Incontri tra culture nel mondo Mediterraneo antico¿ (Roma, settembre 2008), lo scrivente coordinerà un ¿panel¿ di altri cinque relatori di varie Università, sul tema specifico ¿Un ponte tra Europa continentale e mondo Mediterraneo. La Gallia Cisalpina alle soglie della romanizzazione (II-I sec. a.C.)¿.
Se anche l¿insieme dei temi ¿ ricapitolando: a) messa a stampa degli Atti del Convegno FERCAN; b) redazione finale del Corpus delle iscrizioni latine di divinità celtiche nell¿Italia Nordoccidentale; c) coordinamento di approfondimenti diversi sulla romanizzazione dell¿Italia settentrionale ¿ non farà abbandonare i temi pluriennali prediletti della comunicazione epigrafica e delle sue forme di espressività e di autorappresentazione, si segnala come le attività qui proposte mostrino particolari caratteri di omogeneità e di convergenza di ricerca e di risultati che potranno ¿ dovranno, anzi, giusta le scadenze temporali sopra segnalate ¿ essere tangibilmente riconosciute entro e non oltre la fine del 2008.
L¿apparente limite del proporre una ricerca di fatto personale, ma sostenuta da collaboratori esterni, alcuni dei quali di notevole anzianità di indagine e di non scarsa notorietà, è giustificata dagli specifici e divergenti ambiti di indagine dei Colleghi omologhi del Dipartimento cui mi onoro di afferire, di non esperibile intersecazione con le indagini qui proposte.