Identificazione e caratterizzazione di cellule tumorali circolanti in pazienti con carcinoma primitivo del fegato
Progetto La prognosi e indicazione al trattamento del carcinoma epatocellulare (CE) dipende da alcune variabili e tra queste determinante è la presenza/assenza di infiltrazione vascolare ad opera di cellule neoplastiche. Questa è presente nel 40% dei noduli tumorali di diametro inferiore a 2cm, mentre la percentuale di invasione vascolare aumenta progressivamente con l¿incremento del diametro del tumore. Esiste la possibilità di individuare cellule epiteliali tumorali circolanti (CTC) mediante separazione fisica per mezzo di filtrazione con membrane semi-permeabili (ISET). Questa metodica ha una elevata sensibilità e specificità permettendo di riconoscere una CTC per ml di sangue. Il riscontro di CTC in pazienti con CE è associato a prognosi significativamente peggiore. Questi studi iniziali necessitano tuttavia che la prevalenza di CTC in pazienti con CE, il significato clinico e prognostico e le possibili implicazioni terapeutiche, debbano essere verificati in una più ampia serie di pazienti. Scopo primario di questo studio è determinare la prevalenza di CTC nel sangue venoso periferico in pazienti con CE prospetticamente identificati e definire il loro significato prognostico. Questo richiede la tipizzazione delle CTC e la ricerca di correlazioni tra CTC, loro caratteristiche, stadio di malattia, prognosi e caratteristiche cliniche e biomolecolari del CE. Lo studio sarà monocentrico e prospettico. La ricerca di cellule tumorali circolanti verrà eseguita in tutti i pazienti con diagnosi di CE consecutivamente osservati in un anno solare, al momento della prima osservazione e ripetuta ogni 6 mesi. Tutti i pazienti saranno sottoposti a ristadiazione con eco addome ogni 3 mesi, TC addome e torace ogni 6 mesi, scintigrafia ossea ogni anno. Le CTC individuate mediante microfiltrazione saranno isolate tramite laser capture microdissection e recuperate per una tipizzazione biologico-molecolare e immunoistochimica. End-point primario è la sopravvivenza del paziente, end-point secondario la diagnosi di secondarismo intra ed extra- epatico.