STUDIO CLINICO SULL'EFFICACIA DI UN PROTOCOLLO DIAGNOSTICO PER LA CARATTERIZZAZIONE IN TERMINI DI BENIGNITA' O MALIGNITA' DELLE LESIONI FOCALI EPATICHE NEL CANE BASATO SULL'APPLICAZIONE DELL'ECOCONTRASTOGRAFIA EPATICA CON ESAFLUORURO DI ZOLFO
Progetto Le lesioni focali epatiche, singole o multiple, possono essere compatibili con patologie neoplastiche maligne (epatocarcinoma, colangiocarcinoma, tumori di origine mesenchimale derivanti da strutture vascolari, linfatiche e tessuto connettivo) o benigne (epatoma, adenoma colangiocellulare, iperplasia nodulare) o non neoplastiche.
La biopsia istologica ecoguidata del fegato è considerata la tecnica ¿gold standard¿ per la diagnosi delle patologie epatiche, soprattutto a carattere focale.
Durata della ricerca: 2 anni (01/10/2006 ¿ 30/09/2008)
Si propone il rinnovo, per il secondo anno, della ricerca presentata nel 2006, relativa alla definizione delle caratteristiche ecocontrastografiche delle lesioni focali epatiche. Tale studio, già in fase avanzata, ha finora permesso di identificare il protocollo di esecuzione (dosi, tempi e modalità di somministrazione) dell¿ecocontrastografia con esafluoruro di zolfo.
Sulla base del protocollo presentato e di seguito riportato è stato possibile acquisire importanti informazioni da numerosi casi clinici già arruolati che hanno permesso di identificare alcuni patterns caratteristici di epatopatie neoplastiche primitive e secondarie.
Il proseguimento della ricerca è finalizzato all¿acquisizione di ulteriori informazioni necessarie per meglio caratterizzare il comportamento delle differenti neoplasie.
Il campione arruolato è costituito da cani afferiti presso il Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie nei quali l¿esame ecografico standard abbia evidenziato la presenza di lesioni focali epatiche. Tutti i soggetti vengono sottoposti a visita clinica, esami di laboratorio: CBC, ALT, AST, ALP, GGT, Proteine totali, Elettroforesi sieroproteica, Colesterolo Totale, Trigliceridi, Bilirubina totale, Azotemia, Creatininemia, Glicemia, Acidi biliari, Fibrinogeno, PT, APTT ed esame ecografico con mezzo di contrasto (esafluoruro di zolfo - Sonovue®) inoculato per via endovenosa in bolo singolo.
Sono considerati caratteri di malignità, nella valutazione dei risultati dell¿ecocontrastografia epatica, il riscontro di aree di mancata assunzione del mezzo di contrasto, il riscontro di aree con assunzione di mezzo di contrasto inferiore rispetto al parenchima circostante e l¿identificazione di vascolarizzazione arteriosa ma non quella portale a carico delle lesioni focali.
I risultati saranno studiati attraverso la definizione dei parametri di sensibilità e di specificità del test diagnostico ¿ecocontrastografia¿ nei confronti della tecnica diagnostica ¿gold standard¿ corrispondente all¿esame istologico della lesione eseguito mediante biopsia ¿tissue core¿ per via ecoguidata.
I patterns perfusionali osservati (tempi di acquisizione e di rilascio del mezzo di contrasto, disegno vascolare, rapporto area perfusa/area non perfusa) verranno poi analizzati al fine di indentificare eventuali caratteristiche specifiche che consentano la formulazione di un algoritmo diagnostico differenziale per i differenti tipi istologici.