Effetti dell'esercizio e dell'allenamento sulle risposte neurovegetative in pazienti con malattia coronarica stabile
Progetto PRESUPPOSTI
I piu¿ recenti dati epidemiologici dimostrano senza ombra di dubbio che la sedentarieta¿ e¿ un importante elemento di rischio cardiometabolico e che, al contrario, l¿ attivita¿ fisica regolare ha un efficace ruolo preventivo. Per lo studio dei meccanismi che sottendono i cambiamenti fisiologici indotti dall¿ esercizio fisico e¿ utile considerare risposte 1.) a singoli esercizi e 2.) a serie ripetute nel tempo (cioe¿ allenamento). Infatti e¿ ben noto che la risposta cardiovascolare all¿esercizio fisico dipende in maniera determinante dalle variazioni del controllo neurovegetativo, e che usualmente con l¿esercizio fisico acutamente si osserva un aumento di attivita¿ simpatica e riduzione di quella vagale (determinanti per indurre la tachicardia e aumentata contrattilita¿ e quidi potenzialmente pericolose). Al contrario, in risposta all¿ allenamento aerobico si osserva una riduzione della frequenza cardiaca intrinseca, e un potenziamento del controllo vagale (e quindi potenzialmente benefiche). Sul piano metodologico la valutazione neurovegetativa indiretta fornisce buone stime del controllo neurovegetativo in condizioni di riposo. Assai meno valide sono le stime della valutazione neurovegetativa durante esercizio in condizioni dinamiche. Una metodica promettente e¿ fornita dallo studio globale delle variazioni indotte dall¿esercizio su intervallo RR e sua variabilita¿, focalizzando sia la fase di inizio che di recupero, valutandone l¿intensita¿ con la misura del VO2max.
DESCRIZIONE
Pazienti con pregresso evento ischemico coronarico saranno divisi in due gruppi randomizzati. Essi verranno sottoposti ad un periodo di training aerobico di 3 mesi (T) consistente in almeno 3 ripetizioni settimanali della durata di 45¿, oppure (C) verranno informati sull¿utilita¿ dell¿esercizio.
All¿inizio e al termine dello studio tutti i partecipanti verranno sottoposti a 1) indagine clinico-strumentale per escludere la presenza di patologie acute in atto e per valutare possibili variazioni del profilo metabolico, e a 2) valutazione cardiorespiratoria da sforzo (VO2max), necessaria per quantificare gli effetti dell¿allenamento.
In entrambi i gruppi verra¿ eseguita agli stessi tempi una 3) valutazione neurovegetativa indiretta (variabilita¿ RR e pressoria, oltre a guadagno baroriflesso) a riposo, e durante esercizio (analisi RR-varianza e profilo spettrale dinamico durante recupero), utilizzando programmi software ad hoc.
La valutazione statistica degli effetti comprendera¿ ANOVA RM a 2 vie seguita da contrasti individuali.
OBIETTIVO
Valutare gli effetti di T su parametri neurovegetativi a riposo e in risposta all¿esercizio in pazienti con pregresso evento coronarico, prima e dopo allenamento aerobico.