Modulazione dell¿eccitabilità dei motoneuroni dei muscoli flessori ed estensori del polso durante movimenti volontari che comportano un contatto cutaneo delle dita
Progetto Tematica della ricerca: negli anni passati, abbiamo descritto riflessi spinali evocati dalla stimolazione meccanica passiva della cute dell¿indice sui motoneuroni del muscolo flessore radiale del carpo. In particolare la stimolazione del polpastrello evoca un effetto bifasico, dapprima debolmente inibitorio, poi nettamente eccitatorio. E¿ stato quindi ipotizzato che queste vie spinali oligosinaptiche vengano facilitate o depresse in funzione del contesto comportamentale in cui vengono evocati i riflessi. Ad esempio, durante un movimento che si conclude con una manovra di prensione ci si attende che il contatto cutaneo sulle dita produca una facilitazione dei muscoli flessori della mano, per stabilizzarla; si prevede invece un effetto opposto quando nel corso del movimento le dita urtano contro un ostacolo inatteso, in modo da non forzare il movimento.
Obbiettivo della ricerca: date queste premesse ci si propone di indagare le modulazioni della trasmissione nei circuiti riflessi cutanei durante differenti movimenti volontari delle dita, che comportino un contatto cutaneo. A questo scopo studieremo le variazioni d¿ampiezza dell¿attività elettromiografica dei flessori e degli estensori del polso indotte da movimenti di tocca e premi e di tocca e scappa dell¿indice, su una superficie solida.
Metodologia: saranno reclutati una decina di soggetti volontari sani, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, che verranno opportunamente informati sulla procedura sperimentale. La registrazione dell¿attività elettromiografica verrà effettuata dai muscoli flessore radiale del carpo e estensore radiale del carpo per mezzo di elettrodi convenzionali di superficie. Il segnale elettromiografico sarà amplificato e opportunamente filtrato prima di essere digitalizzato e registrato su supporto rigido. Al soggetto verrà richiesto di mantenere, sotto controllo visivo, una contrazione tonica pari a circa il 10-20% della contrazione massima volontaria. Ad un segnale sonoro il soggetto dovrà compiere un movimento volontario dell¿indice (flessione o estensione) in modo da urtare un supporto rigido, opportunamente posizionato, che contiene un sensore di contatto. Il segnale sonoro attiverà l¿acquisizione del segnale elettromiografico e dello stato del sensore di contatto. In questo modo sarà possibile identificare ed analizzare la fase che precede e che segue immediatamente la stimolazione cutanea prodotta dal contatto digitale. Per ogni situazione sperimentale si effettueranno ripetute prove (almeno 100) che verranno allineate rispetto al momento del contatto e mediate tra loro. Per comprovare l¿origine cutanea degli effetti eventualmente ottenuti, gli stessi esperimenti verranno ripetuti in condizioni di ischemia cutanea periferica, ottenuta posizionando un elastico in corrispondenza della piega articolare della falange distale, o in uno stato di anestesia della cute dell¿estremità del dito, ottenuta tramite applicazione locale di lidocaina.