PRESUPPOSTO
La via di trasduzione AMP ciclico (cAMP)-dipendente riveste un ruolo importante nella regolazione dell¿omeostasi energetica. In particolare, a livello del tessuto adiposo bianco e bruno il cAMP media l¿effetto del b-adrenergico sulla lipolisi e termogenesi, mentre a livello centrale il cAMP media la trasduzione di segnali ipotalamici ad azione anabolica o catabolica. Recenti lavori hanno confermato l¿importanza di questa via nel controllo delle attività metaboliche. In particolare, è stato dimostrato che modelli knockout per Prkar2b, il gene che codifica per la subunità regolatoria di tipo 2B che, assieme alla subunità A, blocca l¿attività delle subunità catalitiche nel tetrametro protein-kinase A (PKA), presentano un fenotipo di resistenza all¿obesità. Essi, infatti, presentano una ridotta quantità di tessuto adiposo bianco nonostante una normale alimentazione e sono protetti dallo sviluppo di obesità e steatosi in seguito a dieta ipercalorica.
OBIETTIVO
Lo scopo del nostro lavoro è quello di studiare l¿espressione e funzione di componenti della via cAMP dipendente, in particolare delle subunità regolatorie della PKA, negli adipociti umani.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Lo studio includerà campioni di tessuto adiposo sottocutaneo e viscerale provenienti da pazienti normopeso (BMI<25) (n=50) e da pazienti obesi (BMI>30) (n=50). Frammenti del tessuto in esame verranno in parte fissati per gli studi di immunoistochimica, in parte congelati per le analisi molecolari ed in parte utilizzati per colture cellulari primarie di preadipociti isolati dagli adipociti maturi. L¿espressione delle subunità R1 e R2 della PKA nel tessuto adiposo verrà valutata con Real-time PCR, utilizzando come controllo interno per la normalizzazione l¿mRNA della b-glucuronidasi. Risultati preliminari ottenuti in 15 soggetti suggeriscono che, come nel topo, anche nell¿adipocita umano la subunità più espressa è la 2B e che i livelli di mRNA di R1A, R2A e R2B sono significativamente più elevati nel tessuto adiposo dei soggetti normopeso rispetto a quelli rilevati negli obesi. Questo diverso livello di espressione dei trascritti sembra essere confermato anche a livello proteico attraverso lo studio immunoistochimico e analisi di Western blotting, benchè eseguiti in un numero limitato di campioni (n=10).
SVILUPPI FUTURI
Si intende confermare il dato iniziale della diversa espressione delle subunità regolatorie della PKA nel tessuto adiposo dei soggetti normopeso rispetto agli obesi e valutarne l¿impatto funzionale determinando negli adipociti in coltura l¿attività chinasica della PKA e quella lipolitica indotta da agenti b-adrenergici o da analoghi del cAMP specifici per ciascun sottotipo di subunità regolatoria.