MECCANISMI DI INTERNALIZZAZIONE E DESENSITIZZAZIONE DEI RECETTORI DELLA SOMATOSTATINA NEI TUMORI IPOFISARI: IMPATTO SUI MECCANISMI ANTIPROLIFERATIVI
Progetto PRESUPPOSTI DELLA RICERCA La somatostatina ha effetti antiproliferativi e può essere considerato un importante regolatore ormonale della proliferazione e differenziazione cellulare. L¿alta densità di recettori per la somatostatina sui tumori neuroendocrini umani è stata sfruttata clinicamente per trattare i sintomi dell¿ipersecrezione ormonale in pazienti con adenomi ipofisari secernenti GH o TSH. Gli effetti della somatostatina sono mediati da cinque diversi recettori accoppiati a proteine G (GPCR) chiamati SSTR1-5. L¿SSTR2 è l¿isoforma maggiormente espressa, mentre SSTR5 è il sottotipo recettoriale predominante in ipotalamo e ipofisi. L¿attivazione di questi recettori genera una serie di segnali intracellulari con conseguenti effetti antiproliferativi (citostatici ed apoptotici) ed antisecretivi. Un¿importante proprietà dei GPCR è la capacità di regolare la propria responsività in relazione alla prolungata esposizione all¿agonista.Tale regolazione coinvolge una serie di processi intracellulari che comprendono desensitizzazione, internalizzazione e degradazione del recettore. Dopo il legame con l¿agonista e l¿attivazione recettoriale, ha inizio il processo di terminazione del segnale mediato da una classe di molecole, le arrestine, in grado di legare con alta affinità il recettore attivato e fosforilato. Il legame dell¿arrestina impedisce stericamente l¿accoppiamento delle proteine G con il recettore e la successiva trasduzione del segnale. Le arrestine mediano inoltre, tramite il legame con molecole coinvolte nei processi di endocitosi, l¿internalizzazione del recettore in vescicole endocitotiche. Recentemente barrestina2 è stata riconosciuta come proteina scaffold in grado di attivare componenti delle cascate di MAPK (ERK1/2, JNK3) la cui localizzazione subcellulare e le conseguenze funzionali dipendono dalla stabilità del complesso recettore-barrestina.
OBIETTIVO DELLA RICERCA: studiare 1) i processi di desensitizzazione, internalizzazione e degradazione/recycling degli SSTR2 e 5, indagando il coinvolgimento di beta-arrestina1 e 2 in cellule ipofisarie tumorali di ratto GH3 ed in colture primarie da tumori ipofisari umani 2) il ruolo della distribuzione intracellulare e compartimentalizzazione di SSTR nei meccanismi antiproliferativi mediati dalla somatostatina
DESCRIZIONE DELLA RICERCA Si cloneranno inzialmente i diversi sottotipi recettoriali della somatostatina e della b-arrestina, si marcheranno poi con indicatori fluorescenti e li si transfetterà transientemente in sistemi cellulari ipofisari. Si studierà quindi mediante microscopia confocale o a fluorescenza l¿interazione tra beta-arrestina e SSTR2 e 5 in risposta allo stimolo con lo specifico agonista. Mediante mutagenesi si identificheranno le regioni recettoriali coinvolte nei meccanismi di internalizzazione e si provvederà poi a studiare l¿impatto dell¿internalizzazione e della compartimentalizzazione recettoriale sul signaling antiproliferativo