Indagine su metodi di valutazione delle condizioni nutrizionali di ungulati selvatici in ambiente alpino
Progetto Le condizioni nutrizionali assumono un ruolo importante nel determinare le condizioni di salute, le performance riproduttive, la sopravvivenza dei nuovi nati e la sopravvivenza alla predazione nelle popolazioni di ungulati selvatici (Cook et al. 2004a,b). Pertanto, è essenziale monitorare costantemente le condizioni fisiche di tali popolazioni in relazione all'ambiente nel quale gli animali vivono, al fine di evidenziare con tempestività la presenza di situazioni di squilibrio per impedire l'insorgenza di problemi più seri. Questo è un punto di cruciale importanza per poter effettuare una corretta gestione delle popolazioni selvatiche allo stato libero. Di conseguenza, sono stati studiati numerosi metodi per la valutazione dello stato nutrizionale degli ungulati selvatici, ed ognuno di essi presenta vantaggi e svantaggi, in relazione alle specifiche situazioni operative (Riney 1955, Kie 1988, Cook et al. 2005). Scopo della ricerca sarà quello di comparare differenti metodi di valutazione delle condizioni nutrizionali in popolazioni di ungulati selvatici allo stato libero (cervo Cervus elaphus, capriolo Capreolus capreolus e camoscio Rupicapra rupicapra) in ambiente alpino durante la stagione venatoria (settembre-novembre). A tal fine, le condizioni degli ungulati abbattuti in un settore del Comprensorio Alpino della Caccia di Sondrio verranno valutate mediante tre differenti metodi: a) attribuzione di indici nutrizionali soggettivi (scarso, medio, buono) effettuata dai cacciatori in seguito a esame visivo della conformazione esterna delle carcasse, con l'ausilio di illustrazioni di riferimento; b) calcolo dell'indice di grasso perirenale (KFI), ottenuto come rapporto tra il peso del grasso di deposito intorno ai reni e il peso dei reni scapsulati; c) misurazione dello spessore del grasso lombare a 5 e a 10 cm di distanza dall'inserzione della coda. I dati ottenuti verranno confrontati tra loro per evidenziare le correlazioni presenti e verranno inoltre analizzati mediante ANOVA in funzione di fattori specifici che possono determinare variazioni nello stato nutrizionale degli animali (es.: inizio/fine del periodo riproduttivo, femmine lattanti/non lattanti), al fine di verificare l'efficacia dei differenti metodi nel cogliere tali variazioni. A conclusione del lavoro si auspica di poter disporre di un metodo di valutazione rapido, affidabile e di facile esecuzione da utilizzare durante la stagione venatoria per stimare le condizioni nutrizionali delle popolazioni di ungulati selvatici in ambiente alpino; questo risultato contribuirebbe sicuramente a migliorare l'efficienza gestionale di tali popolazioni, permettendo di evidenziare precocemente situazioni di difficoltà ed indicando quindi per tempo la necessità di eventuali interventi di sostegno.