Processi geomorfologici, pedologici ed uso del suolo nella Pianura Padana Centrale dell¿Olocene Medio: Terramare e cambiamenti climatico ambientali
Progetto A fronte della crescente preoccupazione per il cambiamento climatico in atto (cfr. la recente Conferenza di Bruxelles), appare di particolare significato, nell¿ambito delle Scienze della Terra, indagare sul rapporto fra civiltà del passato e clima, al fine di comprenderne i mutui condizionamenti e contribuire così ad individuare politiche di mitigazione delle probabili crisi ambientali future. Poiché alcuni ricercatori sostengono che l¿anomala concentrazione dei gas serra nell¿atmosfera, principale causa del riscaldamento globale in atto, pre-dati di millenni la rivoluzione industriale e sia connessa alla introduzione dell¿agricoltura e dell¿allevamento, appare significativo ricostruire i mutamenti ambientali olocenici nelle aree di maggiore pressione antropica.
In questa prospettiva, i siti dell¿età del Bronzo padani, le terramare, acquistano un significato paradigmatico poiché alla civiltà terramaricola risale la prima deforestazione della pianura padana ed il primo esperimento ¿ fallito ¿ di agricoltura intensiva, sostenuta da sistemi irrigui.
ll presente progetto intende studiare, mediante casi di studio mirati, le vicende del paesaggio padano fra la tarda età del Rame(primi grandi disboscamenti mediante incendio ed utilizzazione opportunistica della rete idrica ) fino alla piena età del Bronzo ( completo disboscamento e sfruttamento delle risorse idriche mediante apparati idraulici). La ricerca si avvale dei metodi della geomorfologia, integrati da tecniche avanzate (rilevamento digitale, software dedicati, modelli 3D), di tecniche pedologiche e micromorfologiche per lo studio dei suoli sepolti ed il riconoscimento delle tracce di paleoagricoltura; sperimenta tecniche avanzate di analisi chimica ed isotopica sulla frazione dei suoli antichi.
Casi di studio:
- San Pancrazio (PR): uno scavo di emergenza ha esposto ampiamente un suolo alluvionale con tracce di deforestazione e frequentazione dell¿antica età del Bronzo, tali evidenze verranno, rilevate e studiate adeguatamente sia sul terreno che in laboratorio.
- Terramara di Santa Rosa di Poviglio (RE), si intende procedere all¿esplorazione del nodo idraulico (canale irriguo, connesso a pozzi e canalette distributrici) individuato lo scorso anno e aprire un ampio saggio a debita distanza dall¿abitato per esplorare un tratto di suolo agrario dell¿età del Bronzo e studiarne l¿aspetto e gli apparati irrigui. Si prevedono attività di campo e ricerche in laboratorio.
- Terramara Torretta di Noceto (PR), con l¿esplorazione della base della vasca lignea che può nascondere la sorgente che la alimentava, si indagherà sullo stato delle falde nell¿età del Bronzo. Si procederà inoltre con le analisi del riempimento di torba laminata (macroresti vegetali, pollini, nonché composizione isotopica della frazione organica dei sedimenti) dalle quali ci si attende la ricostruzione delle variazioni climatiche su scala annua per un intervallo di circa due secoli nel medio Olocene.