La transazione: negozio di accertamento o contratto? Linee evolutive e profili problematici dal tardo diritto comune ai codici
Progetto La presente ricerca, che si pone nella prospettiva di colmare una lacuna storiografica, è volta ad individuare e mettere in risalto quel denominatore unitario che, nel comune intento della tutela del diritto, avvicina l¿accertamento processuale, prodottosi attraverso l¿interposizione autoritativa del magistrato, e quello sostanziale che si realizza con il negozio giuridico di diritto privato. Attraverso la lettura e la ricognizione di singoli istituti come la transazione o l¿arbitrato, che pur appartenenti all¿una o all¿altra sfera istituzionale, si pongono sovente come ipotesi di confine fra processo e contratto è infatti possibile cercare di identificare il punto di incontro fra il principio di oggettività del diritto, che si realizza con il suo accertamento coattivo e statuale, e la sua conoscenza ed affermazione soggettiva.
Mentre, infatti, l'angolo visuale eletto dalla più risalente dottrina evidenzia una maggiore propensione a privilegiare la sede processuale per l¿affermazione del diritto, a scapito, invece, di una più libera estrinsecazione dell'autonomia privata, già con il XV sec., e poi con l¿affermazione dell¿Umanesimo, vi è un¿inversione di tendenza.
In questi anni, si sottolinea da più parti l¿eccessiva rigidità del principio per il quale la titolarità di una posizione giuridica soggettiva possa affermarsi solo attraverso un¿adeguata tutela giudiziale, per arrivare ad approfondire il non facile problema della bilateralità negoziale nel diritto intermedio e la capacità coattiva insita nel sinallagma.
In quest¿ottica si intende dunque procedere ad una ricognizione sistematica dei profili più discussi della composizione convenzionale della lite; si vogliono analizzare le complesse dinamiche operative dei nudi patti per verificarne il livello di incidenza e la possibile tutela di fronte ai vizi del consenso ed, infine, ci si propone di distinguere i due differenti moduli interpretativi della fattispecie transattiva, letta, alternativamente, come contratto o come mezzo di dissoluzione delle obbligazioni, così come emerge dalla tradizione codicistica tedesca da un lato, e francese ed italiana, dall¿altro.