VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI SULLA FUNZIONE TIROIDEA DI UN NUOVO INIBITORE SELETTIVO DELLE TIROSINOCHINASI UTILIZZATO COME FARMACO ANTITUMORALE (SUNITINIB)
Progetto Il sunitinib (SU11248) è un inibitore multitarget delle tirosino-kinasi (RTK) la cui efficacia anti-tumorale è stata dimostrata in vivo nella leucemia mieloide cronica, nel carcinoma metastatico del rene e della mammella, nel tumore a piccole cellule del polmone e in tumori stromali gastrointestinali imatinib resistenti (GIST). Gli effetti collaterali sono per lo più rappresentati da astenia (50%), e compaiono in modo dose- e tempo-correlati. Recenti studi suggerirebbero che parte degli effetti collaterali possano essere legati ad una ipofunzione tiroidea. Abbiamo quindi deciso di valutare l¿effetto di questo inibitore di nuova generazione sulla funzione tiroidea. I pazienti, affetti da GIST imanitib resistente, riceveranno i seguenti cicli di trattamento con sunitinib: 4 settimane di terapia giornaliera alla dose di 50 mg/die per os (ON) e 2 settimane di sospensione (OFF). Ai giorni 1 e 28 di ogni ciclo di trattamento verranno dosati TSH, FT3, FT4, anticorpi anti-Tg ed anti-TPO, e tireoglobulina per valutare la prevalenza e l¿entità di ipotiroidismo nella nostra popolazione. Inoltre, allo scopo di evidenziare il possibile meccanismo alla base dell¿ipotiroidismo sunitinib-indotto verranno condotte alcune indagini morfo-funzionali in vivo. In particolare, sia in condizioni basali che dopo diversi cicli di trattamento verrà eseguita una ecografia tiroidea, per valutare eventuali alterazioni di tipo autoimmune o distruttivo, e una tireoscintigrafia con 123I. Quest¿ultima verrà eseguita per evidenziare eventuali difetti di captazione e/o di organificazione dello ioduro, che potrebbero essere alla base della alterata funzionalità tiroidea. L¿esecuzione della captazione del radioiodio sia al termine del periodo ON che al termine del periodo OFF svelerà se l¿eventuale difetto sia permenente o temporaneo. Verranno inoltre valutati anche gli altri assi ormonali e in particolare l¿asse ipotalamo-ipofiso-gonadico e surrenalico, nonché la funzionalità paratiroidea. In tutti i casi i prelievi verranno eseguiti sia in condizioni basali che al termine dei periodi ON.
In conclusione, gli obiettivi del presente studio sono quelli di valutare l¿eventuale alterazione della funzionalità tiroidea durante terapia con sunitinib, di valutarne la prevalenza e di curare l¿eventuale ipotiroidismo che di per sé potrebbe aggravare la patologia neoplastica. Verranno inoltre studiati i meccanismi alla base dell¿ipotiroidismo che potrebbero essere correlati ad un meccanismo distruttivo esercitato direttamente o indirettamente dal farmaco o in alternativa potrebbero essere legati ad un alterato processo di uptake o di organificazione dello iodio. La definizione di tale meccanismo appare di particolare importanza in quanto il blocco selettivo e temporaneo della funzione tiroidea può risultare uno strumento utile nel trattamento di alcune patologie tiroidee.