Lo sviluppo storico-scientifico e tecnico della fisica cosmica, da fisica delle particelle a fisica spaziale: il case study di Beppo Occhialini. Catalogazione e analisi della documentazione degli archivi dei fisici milanesi.
Progetto La costituzione di un archivio preposto alla conservazione della documentazione storica dei fisici milanesi ha portato finora al recupero dei fondi Occhialini-Dilworth, Polvani, Tagliaferri e Succi.
Lo studio storico di tale documentazione richiede in prima istanza una catalogazione del materiale da parte di un archivista con produzione di regesti opportunamente strutturati, e l'eventuale creazione di un archivio iconografico su server.
Il recupero parziale e un primo studio delle carte conservate nell'archivio Occhialini-Dilworth e di altri documenti ha consentito di iniziare la ricostruzione storica dell'attività di ricerca in fisica cosmica di Beppo Occhialini.
Il progetto prevede l'ulteriore analisi della documentazione relativa agli anni precedenti il suo arrivo a Milano, grazie alle recenti acquisizioni dell'archivio Occhialini-Dilworth ancora da catalogare, con approfondimenti delle sue ricerche:
- a Cambridge: invenzione della camera a nebbia controllata, ri-scoperta del positrone e scoperta della produzione di coppie particella-antiparticella;
- a São Paulo: studio degli showers e dell'effetto di latitudine, collaborazione con la campagna di misure di Compton;
- a Bristol: scoperta del pione, sviluppo della tecnica delle emulsioni nucleari.
L'analisi di questa documentazione conservata a Milano andrà affiancata da un'analoga analisi di documentazione ricercata negli archivi Blackett (Royal Society), Cavendish Laboratory, Wataghin (Univ. di São Paulo), Powell (Bristol University).
La documentazione relativa al periodo milanese (e, contemporaneamente, bruxellese) di Occhialini permetterà di analizzare il periodo degli studi sui mesoni strani e, più in generale, le principali ricerche connesse alla ricostruzione della fisica milanese dopo gli anni del secondo conflitto mondiale. Per questo ultimo aspetto, la recente acquisizione delle carte di Giovanni Polvani richiederà un lavoro di catalogazione e prima analisi della documentazione in esse contenuta.
Lo studio del periodo milanese affronterà anche la ricostruzione storiografica degli sviluppi della strumentazione utilizzata dal gruppo di Occhialini e dagli altri cosmicisti e fisici delle particelle milanesi secondo le linee di indagine della "storia materiale" della scienza. Gli strumenti che costituiranno il principale oggetto di indagine sono: le emulsioni nucleari con gli apparati di sviluppo, i microscopi, le camere a nebbia, le camere a bolle. L'analisi storiografica del periodo milanese si avvantaggerà anche di documentazione ottenibile con le tecniche della "oral history".
Lo sviluppo della fisica cosmica verso una fisica prettamente spaziale, avvenuto in vari paesi in parte anche a causa dello sviluppo delle grandi macchine acceleratrici, si verificò anche nel gruppo milanese. Questo passaggio dovrà essere analizzato, nel più ampio contesto dello studio storico della fisica spaziale, sulla base della documentazione conservata negli archivi Occhialini-Dilworth e Rossi (MIT).