La misura della radiazione condotta ai fini della ricostruzione di dose è nota come dosimetria retrospettiva. Una stima retrospettiva dell¿esposizione è una prima base per valutare l¿evento dal punto di vista dosimetrico, a supporto di studi epidemiologici, o per esprimere un giudizio sull¿ induzione di cancro, nel caso di esposizione di singoli individui. Gli eventi considerati includono: esposizioni occupazionali avvenute in anni precedenti; rilasci da impianti nucleari; incidenti con sorgenti radioattive mediche, industriale o di ricerca.
La ricerca, che si inquadra nella Fisica delle Radiazioni, si interessa di metodi di dosimetria per luminescenza e risponde ad esigenze di: i)migliorare le conoscenze attuali nel campo della dosimetria, ii)sviluppare metodi di radioprotezione e gestione delle emergenze nucleari, iii)sviluppare nuove strumentazioni e metodi applicabili nei campi di utilizzo delle radiazioni ionizzanti sia in medicina che nell¿industria. La dosimetria retrospettiva prevede in genere l¿impiego di campioni ambientali, naturali e artificiali, aventi proprietà luminescenti. La misura del segnale luminescente emesso da un piccolo campione infatti, analogamente a quanto avviene con comuni dosimetri TLD, fornisce una stima dell¿energia assorbita per effetto dell¿interazione di radiazione ionizzante e quindi della dose totale assorbita dal campione. Termoluminescenza e luminescenza stimolata otticamente, applicate a minerali come quarzo e feldspati, hanno mostrato sensibilità dell¿ordine di qualche decina di mGy; tale sensibilità è però molto variabile in dipendenza dal tipo di materiale investigato e dalla tecnica di indagine impiegata. In questo progetto è previsto un lavoro sulla caratterizzazione, in diverse condizioni sperimentali, delle proprietà luminescenti dei materiali più comunemente reperibili (materiali edili, componenti plastici, dispositivi elettronici, materiali ceramici e isolanti, porcellane di protesi dentarie, ecc...), scelti fra i più promettenti per scopi dosimetrici.
Nel contempo, verranno ottimizzate ed impiegate tecniche di misura, sia radiometriche che dosimetriche, per una diretta valutazione di bassi livelli di radioattività in campioni di interesse dal punto di vista radioprotezionistico. Alcune misure sono state condotte, con dosimetri Al2O3 su denti di membri della popolazione della zona contaminata del TechaRiver. In particolare è in fase di studio l¿utilizzo di questa tecnica in combinazione con l¿EPR per distinguere fra dose da irraggiamento esterno e dose dovuta all¿incorporazione di materiale radioattivo.
Il progetto ha come obiettivo, nell¿arco di più anni, lo sviluppo di nuove tecniche e procedure adeguate per :
-investigare le proprietà luminescenti di diversi materiali naturali e artificiali
-poter utilizzare tali materiali per studi di dosimetria retrospettiva
-studiare le possibili applicazioni dosimetriche in ambienti di lavoro e in relazione alle procedure di decommissioning.