Il progetto per quest¿anno estende la ricerca dell¿anno scorso su mercato e democrazia ad un problema più vasto: quello del consenso che è necessario ottenere, in democrazia, per attuare riforme che ledono interessi di breve periodo alla luce di esiti che, nel lungo periodo, sarebbero migliorativi per la gran parte dei cittadini. Si tratta di un vecchio problema di economia del benessere che sarà trattato non da un punto di vista generale e teorico, ma in riferimento a problemi che tutte le economie sviluppate stanno affrontando. Quattro tra questi verranno presi in considerazione in via preliminare, per poi focalizzare la ricerca su quello che meglio illustra il potenziale contrasto tra consenso elettorale immediato ed efficacia nel lungo periodo: i problemi attinenti alla flessibilità del lavoro, alla qualità dell¿istruzione, al regime previdenziale, all¿efficienza della Pubblica amministrazione. La tesi provvisoria è che il contrasto tra ¿breve¿ e ¿lungo¿, e dunque la tenace difesa di assetti che impediscono riforme migliorative per la grande maggioranza dei cittadini, solo in parte sono dovuti alla presenza di interessi realmente inconciliabili. In misura assai maggiore sono dovuti, da un lato, a conflitti tra le diverse visioni di politica economica che orientano i partiti, dall¿altro alle grandi difficoltà che si frappongono a impegnare i cittadini-elettori in uno sforzo di comprensione degli effetti delle riforme proposte.