La ricerca che si intende avviare ha per oggetto il tema dei limiti soggettivi ed oggettivi di efficacia delle sentenze straniere, oggetto di riconoscimento nel nostro ordinamento, anche alla luce del Regolamento c.d. Bruxelles I 44/2001. Si tratta di tema poco studiato dalla nostra dottrina e che presenta invece interessanti aspetti sia teorici sia pratici. Si pone infatti sia un problema di quali effetti siano riconoscibili, soprattutto laddove la sentenza straniera sia connotata da un'efficacia sconosciuta al nostro ordinamento, sia di ambito soggettivo (ovvero quali soggetti siano vincolati e se a tal riguardo si debba far riferimento agli effetti così come attribuiti dall'ordinamento di provenienza o al contrario agli effetti attribuiti ad un'analoga sentenza dal nostro ordinamento) sia di ambito oggettivo (basti pensare al possibile conflitto tra ordinamenti che riconoscono forme di giudicato o comunque di preclusioni in ordine alle c.d. questioni pregiudiziali e ordinamenti ancorati alla classica distinzione tra Streitgegenstand e Vorfrage).Si tratta di tema che tra l'altro impone un approccio comparatistico con i principali ordinamenti continentali e di common law.