La ricerca è finalizzata ad approfondire il contributo che alcuni autori antichi, in particolare Diodoro Siculo, hanno fornito allo studio del paesaggio della Sicilia orientale, la quale rappresenta una regione fortemente caratterizzata e ben individuabile sia da un punto di vista antropico che naturale. In particolare le indagini si concentreranno sulle seguenti aree paesaggistiche:
· Zona vulcanica
· Aree montuose
· Paesaggio agreste
· Paesaggio palustre
· Paesaggio fluviale
· Area costiera
· Centri abitati minori o di piccole dimensioni (nella misura in cui tali centri costituivano dei punti di riferimento per il paesaggio, per esempio lungo importanti arterie di collegamento)
La ricerca intende anzitutto tentare una ricostruzione il più possibile attendibile degli elementi del paesaggio e dell¿incontro di questi ultimi con le opere dell¿uomo. A tale scopo saranno prese in considerazione, oltre alle odierne tendenze storiografiche, le più recenti acquisizioni degli scavi archeologici, che fanno della Sicilia Orientale una delle regioni maggiormente investigate del Mediterraneo antico. In tal senso potranno essere prese in esame, all¿interno delle macro-aree geografiche delineate sopra, alcune realtà paesistiche più specifiche o localizzate, come i porti, i promontori (punto di riferimento per i naviganti), i territori ed i confini delle città, le vie di comunicazione, i pascoli, ecc.
Gli studi verteranno inoltre sui significati simbolici e religiosi associati a certi elementi del paesaggio, come le ninfe delle grotte, delle sorgenti o delle paludi, i santuari extraurbani, le divinità fluviali o marine, ecc.
Nel complesso dunque lo scopo della ricerca sarà quello di delineare, nei limiti consentiti dalle fonti, la realtà effettiva del paesaggio della Sicilia orientale nell¿evo antico, ma anche quello di definire la percezione che di tale paesaggio ebbero gli abitanti di quella regione.