La complessità del fenomeno del mobbing è individuabile soprattutto nella difficoltà di dare una definizione del fenomeno stesso dal punto di vista giuridico, considerata la perdurante assenza di una disciplina legislativa in materia. La proposta definitoria fornita in ambito psichiatrico di cosa debba e possa intendersi per <>rappresenta un significativo punto di partenza nel tentativo di ricostruire in modo unitario un fenomeno - sempre più diffuso - che presenta risvolti importanti anche in altri campi scientifici; ma occorre approdare con una certa sollecitudine all¿inquadramento in modo unitario sul piano legislativo del discusso fenomeno, definito sotto il profilo sociologico e psichiatrico come <>.
Lo scopo della ricerca è quello di contribuire alla ricostruzione di una definizione unitaria e chiara di mobbing, sia pure con molta difficoltà, dal momento che si tratta di un fenomeno la cui analisi impone un inusuale sforzo di comunicazione interdisciplinare ed anche in considerazione del fatto che mobbing è termine la cui ampia diffusione nel linguaggio quotidiano è inversamente proporzionale alla capacità esplicativa che esso acquista nella dimensione giuridica. Tant¿è vero che il termine mobbing risulta il più delle volte equivocato con sindromi psichiatriche o con stress occupazionale o con depressione oppure con altri comportamenti abusivi (ad esempio molestie sessuali e demansionamento).
Si ritiene, pertanto, opportuno proseguire lo studio e l'approfondimento di questa tematica di grande attualità, in attesa di un auspicabile approdo ad una disciplina legislativa nazionale - ai fini di una qualificazione giuridica del fenomeno -, tenendo specialmente conto del prezioso contributo della giurisprudenza, degli spunti rinvenibili a livello comunitario, nonchè della legislazione regionale intervenuta in materia e della contrattazione collettiva.