CARATTERIZZAZIONE GENETICA, BIOCHIMICA E CLINICA DEI DEFICIT DI LECITINA:COLESTEROLO ACILTRANSFERASI (LCAT)
Progetto La lecitina:colesterolo aciltransferasi (LCAT) è l¿enzima responsabile dell¿esterificazione del colesterolo nel plasma. Mutazioni nel gene che codifica per l¿LCAT causano due rare malattie: il deficit familiare di LCAT (FLD) e il ¿fish-eye disease¿ (FED). Nei soggetti FLD omozigoti l¿LCAT è assente o inattivo, con conseguente assenza di colesterolo esterificato nel plasma. Nei soggetti FED omozigoti l¿LCAT non è in grado di esterificare il colesterolo trasportato dalle HDL, ma mantiene la capacità di esterificare il colesterolo legato alle LDL. Nel nostro laboratorio abbiamo ad oggi identificato 14 famiglie con deficit di LCAT, portatrici di 19 diverse mutazioni. In altri due probandi abbiamo recentemente identificato 2 nuove mutazioni in eterozigosi. I soggetti omozigoti (17 in totale) presentano un profilo lipidico/lipoproteico alterato, caratterizzato da grave riduzione dei livelli plasmatici di HDL-C, apoA-I e apoA-II, a volte associata ad aumento della trigliceridemia. Le HDL in questi soggetti sono anomale, essendo caratterizzate da una prevalenza di particelle di piccole dimensioni, discoidali, con migrazione elettroforetica in pre-beta. Il processo di esterificazione del colesterolo è totalmente compromesso nei soggetti omozigoti FLD e solo in parte nei soggetti FED. I soggetti eterozigoti (46 in totale) presentano un profilo lipidico intermedio tra soggetti omozigoti e soggetti non portatori di mutazioni nel gene dell¿LCAT, caratterizzato da ridotti livelli plasmatici di HDL-C e apoA-I e attività LCAT ridotta di circa il 50%.
Nell¿ambito del presente progetto ci proponiamo di identificare nuovi probandi/famiglie con difetti nel gene LCAT e di proseguire la caratterizzazione biochimica e clinica dei portatori. La caratterizzazione del fenotipo biochimico nei soggetti omozigoti, eterozigoti e non affetti appartenenti alle stesse famiglie (controlli) includerà: (i) valutazione del quadro lipidico-lipoproteico e del sistema di esterificazione del colesterolo; (ii) analisi delle HDL plasmatiche (composizione, dimensioni, mobilità elettroforetica); (iii) misurazione dei livelli plasmatici di molecole d¿adesione e citochine; (iv) valutazione della capacità del siero di promuovere efflusso di colesterolo; (v) valutazione della capacità delle HDL di modulare l¿espressione di molecole di adesione in HUVEC; (vi) valutazione della capacità delle HDL di modulare espressione/attività della NO sintasi endoteliale in HUVEC. Sarà inoltre valutato l¿impatto delle singole mutazioni identificate sull¿espressione/attività dell¿enzima, mediante uno studio di mutagenesi in vitro. La caratterizzazione del fenotipo clinico nei soggetti omozigoti, eterozigoti e non affetti includerà la misurazione dell¿ispessimento medio intimale (IMT) della parete delle arterie carotidi, indice di arteriosclerosi preclinica, con tecnica ultrasonografica e la valutazione della funzionalità endoteliale in risposta a stimolo.