EFFETTO DI DOSI RIPETUTE DI RADIAZIONI GAMMA IN UN MODELLO ANATOMICO DI COLTURE ORGANOTIPICHE DI CUTE UMANA NORMALE
Progetto Tra i vari stimoli a cui la cute può essere esposta vi sono le radiazioni gamma, il principale approccio non chirurgico per numerose patologie tumorali (King KB et al, 1985). Molti aspetti fisiopatologici riguardanti la diagnosi e la terapia delle possibili lesioni da raggi gamma sono ancora sconosciuti (Muller K et al, 2006). Ad oggi sono riportati in letteratura gli effetti a breve e lungo termine a livello del compartimento connettivale (Archambeau JO et al, 1995), mentre la risposta del compartimento epidermico è stata riportata in studi sperimentali e clinici solo a lungo termine (Liu K et al, 1985; Sivan V et al, 2002). Un valido approccio sperimentale è rappresentato dalle colture organotipiche di cute umana in grado di riprodurre da vicino le condizioni fisiologiche. Nel nostro laboratorio questo modello è stato precedentemente caratterizzato (Bedoni M et al, 2007) e utilizzato per studiare l¿effetto di una singola dose di raggi gamma (Donetti E et al, 2005). Lo scopo generale di questo studio è di proseguire gli studi relativi agli effetti di dosi ripetute di radiazioni gamma in colture organotipiche di cute umana normale. Lo scopo specifico di questa ricerca è lo studio della proliferazione, dell¿adesione intercellulare e dell¿apoptosi nel compartimento epidermico in tale modello sperimentale dopo due dosi singole di raggi ¿. I frammenti di cute sono ottenuti da pazienti giovani e sane con età compresa tra i 30 e 40 anni (n=5). Dopo opportuna riduzione (circa 1 cm2), le biopsie sono posizionate in un sistema Transwell con interfaccia aria-liquido ed esposte a due dosi di 2 Gy intervallate di 24 ore grazie all¿ausilio di un irradiatore biologico. Dopo la processazione istologica di routine, i campioni verranno analizzati con metodiche di immunofluorescenza. La proliferazione cellulare verrà valutata dopo incorporazione dell'analogo non radioattivo della timidina, la 5¿-bromo-2desossiuridina. I biomarkers considerati saranno i) le caderine desmosomiali desmocollina 1 (Dsc1), desmogleina 1 (Dsg1) e desmogleina 3 (Dsg3) per quanto riguarda l¿adesione intercellulare e ii) p53 per l¿apoptosi.