E¿ oggi accertato che la malattia acromegalia si associa ad un¿aumentata prevalenza di neoplasie benigne e maligne del colon/retto (Melmed S, N Engl J Med 355:2558, 2007). In accordo ad uno studio la prevalenza di adenomi tubulari è del 24%, e quella di adenocarcinomi del 4.5% (Jenkins PJ, et al, Gut 51 (suppl V): v13-v14, 2002), con un aumento del rischio tumorale valutato essere di 3-14 volte rispetto ai dati di prevalenza della popolazione generale di pari età. Un aumento della mortalità per cancro del colon/retto è stato anche dimostrato dal più ampio studio epidemiologico finora pubblicato su pazienti acromegalici (Orme SM et al J Clin Endocrinol Metab 83:2730, 1998). La causa non è nota anche se è stato suggerito un possibile effetto trofico dell¿eccesso di IGF-I sulla mucosa intestinale, associato a fattori locali e alla maggiore attesa di vita della popolazione acromegalia con le attuali terapie. Un recente studio di coorte in Svezia e Danimarca segnalerebbe inoltre un significativo aumento della prevalenza anche dei tumori dell¿intestino tenue (Baris D et al., Cancer Causes and Control 13:295, 2002). Lo studio sistematico del piccolo intestino è oggi effettuabile con le moderne tecniche videoscopiche. Questa metodica si è già dimostrata utile nella diagnosi precoce di neoplasie gastrointestinali in gruppi di pazienti ad alto rischio, ad esempio in soggetti affetti da poliposi familiare o malattie infiammatorie croniche intestinali (Schulmann K et al., Am J Gastroentol 100:27, 2005; Barkay O et al, Gatrointestinal Endoscopy 62:448, 2005), ma non è stata mai utilizzata in pazienti acromegalici.
Scopo dello studio proposto è valutare la prevalenza di patologia tumorale del piccolo intestino mediante enteroscopia con videocapsula in una serie di pazienti acromegalici che abbiano già effettuato una colonscopia di screening. Si intende inoltre ricercare fattori predittivi che possano associarsi ad un maggior rischio di lesioni intestinali potenzialmente pre-cancerose e cancerose tramite la sistemica valutazione di parametri sia ormonali (livelli ematici di GH, IGF-I, IGF-II, insulina, IGFBP-3) che clinico-anamnestici (durata malattia acromegalia, terapie effettuate, familiarità per K colon, dieta ect). Pazienti con colon irritabile fungeranno da gruppo di controllo.