Alcuni recenti interventi dell¿Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) in materia di televisione e minori sia a carattere generale, nelle forme di ¿atti di indirizzo¿, che particolari a crattere sanzionatorio evidenziano il ruolo assolutamente centrale svolto dall¿AGCOM, ed in particolare della sua Commissione per i servizi e prodotti, nell¿affermazione dei valori fondamentali della persona con particolare riguardo a soggetti che a causa dell¿incompiuto processo di maturità psico-fisico risultano particolarmente vulnerabili di fronte a certi programmi televisivi e cioè ai minori.
La questione del rapporto media minori, come noto, è molto complesso, intervenendo nella sua definizioni aspetti diversi che coinvolgono molteplici settori del sapere (la sociologia, la scienza dell¿educazione, la pediatria solo per citarne alcuni dei più rilevanti) ed il diritto, pur con alcune autorevoli eccezioni si è fino ad ora scarsamente interessato del problema considerando principalmente uno degli aspetti senza dubbio più gravi del fenomeno in cui il minore è vittima di reati, con particolare riguardo alle ipotesi di pedopornografia on-line.
Condivisa dalla dottrina che si è occupata di questi temi era l¿impressione di un¿assoluta mancanza di effettività delle norme, peraltro presenti in un numero consistente, seppure frammentarie e sparse in atti normativi assai eterogenei, in aggiunta a ciò si registrava la mancata individuazione di un soggetto che vigilasse sulla loro attuazione e che comminasse, ove vi fossero, le relative sanzioni.
L¿attuale quadro che si ricava dal D.lgs. n. 177/2005, il c.d. codice della radiotelevisione, ci disegna un quadro assai diverso ove all¿art. 35 si identifica chiaramente nell¿Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il soggetto deputato a verificare l¿osservanza delle norme in materia di tutela dei minori (finalmente compendiate nel precedente art. 34), il quale agisce in collaborazione con il Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione TV e minori.
Sull¿analisi di tali forme di intervento a matrice pubblicistico svolte dall¿Autorità, in collaborazione con il Comitato di autoregolamentazione Tv e minori, si vuole dunque puntare la ricerca cercando di verificare se ad una precisa individuazione normativa di soggetti competenti che agiscono nell¿ottica di quella che può essere definita una forma di co-regulation risponda un¿effettivo innalzamento del tasso di tutela dei diritti dei minori.