Numerosi studi sperimentali hanno dimostrato che gli animali ed in particolare i cani possiedono capacità cognitive.
Il termine ¿capacità cognitive¿ sta ad indicare l¿abilità di un individuo di conoscere o avere percezione di ciò in cui è implicato.
In letteratura sono riportati numerosi studi compiuti sulle capacità cognitive sociali e sulle abilità di un animale di comprendere il linguaggio dell¿uomo. La capacità di apprendere, di utilizzare cioè le esperienze passate per modificare il proprio comportamento al fine di raggiungere un migliore adattamento, è un requisito fondamentale per ottenere un¿elevata integrazione con un ambiente, fisico e sociale, in continuo mutamento.
Obiettivo della ricerca:
Lo scopo di questo studio è quello di indagare attraverso diversi test, quali tipi di comunicazione non verbale il cane è in grado di comprendere meglio nell¿uomo:
Piano sperimentale e metodologie:
Reclutamento di 16 cani (metà maschi e metà femmine), adottati da cuccioli (2-3 mesi), che sono sempre rimasti nella stessa famiglia, da suddividere in 2 gruppi:
-cani da 1 a 3 anni
-cani da 4 a 6 anni
Somministrazione di un questionario ai proprietari allo scopo di indagare le caratteristiche individuali e gestionali dell¿animale.
Ogni cane viene sottoposto a 3 sessioni (10 prove ciascuna) con una pausa di 10 minuti tra queste. I gesti vengono mostrati in un ordine sempre uguale per tutti i soggetti; l¿ordine è stato predeterminato casualmente.
I gesti sono:
-Indicare: Testa ferma in avanti sposta solo il braccio per indicare 2 volte dopo aver chiamato il cane (8 prove).
-Testa: sperimentatore inginocchiato sposta la testa 2 volte (8 prove).
-Fissare: sperimentatore inginocchiato, testa dritta, sposta gli occhi 2 volte (8 prove).
-Controllo: il sperimentatore per 3 prove è in piedi e per 3 è in ginocchio; posizione passiva (6 prove).
Risultati attesi e loro rilevanza pratica/scientifica:
Quella del Canis lupus familiaris è una popolazione in cui i comportamenti sociali sono in continua modificazione a causa del suo inserimento e della sua stretta vicinanza con la società umana. Questa è la motivazione che ha portato il cane ad utilizzare comportamenti ridiretti o non funzionali nel dialogo con l¿uomo. La nostra ricerca rappresenta uno studio pilota in nel settore della valutazione delle capacità cognitive del cane ed ha l¿intento di stabilire se esistono delle differenze individuali nei soggetti indagati e valutare, in base alla categoria a cui il soggetto appartiene ed alle caratteristiche specifiche dello stesso, quali possono essere i fattori che maggiormente possono influire su tali aspetti.
Secondo la nostra ipotesi, il periodo d¿adozione e l¿età del soggetto esaminato possono avere rilevanza sui comportamenti mostrati durante il test.