Lo sviluppo di una efficace vascolarizzazione all¿interfaccia materno-fetale rappresentata dalla placenta costituisce l'elemento determinante per la crescita e lo sviluppo dell'embrione e del feto. Al raggiungimento di tale obiettivo svolgono un ruolo chiave le cellule del trofoblasto, che invadono le arterie uterine sostituendone l¿endotelio e favorendone il rimodellamento con l¿obiettivo di garantire un sufficiente apporto di nutrienti e ossigeno al feto per permetterne una rapida crescita. Una insufficiente o difettosa invasione trofoblastica delle arterie uterine è stata considerata una delle possibile cause del ritardato accrescimento intrauterino (IUGR) associato o meno a preeclampsia.
La cicloossigenasi-2, enzima responsabile della sintesi di prostanoidi quali prostaciclina e prostaglandina E2 (PGE2) è una proteina che si considera ormai costitutivamente espressa a livello endoteliale e risultati preliminari mostrano che ciò si verifica anche a livello delle cellule trofoblastiche.
In considerazione del fatto che animali knockout per la COX-2 presentano significativi problemi riproduttivi, tra i quali difetti nella fase di impianto e nella decidualizzazione, e, per contro, che viene ormai riconosciuto un ruolo significativo alla COX-2 ed ai suoi metaboliti nei processi di neovascolarizzazione, ci proponiamo di studiare il potenziale ruolo della COX-2 nei processi di invasione delle arterie uterine e di vascolarizzazione placentare mediati dalla attività dei trofoblasti.
In particolare verranno analizzate biopsie del letto placentare ottenute da gravidanze complicate da preeclampsia associata a IUGR e/o da gravidanze con IUGR, nonché da pazienti controllo, selezionati tenendo conto della età gestazionale.
La sindrome preeclamptica sarà diagnosticata come ipertensione indotta dalla gravidanza, associata a proteinuria secondo le attuali linee guida dell¿American College of Obstetrics and Gynecologists (ACOG). I feti con IUGR saranno identificati in utero tramite misurazioni ecografiche seriate della circonferenza addominale sotto il 10° percentile e da una diminuzione di più di 40 percentili della loro curva di crescita.
Le biopsie verranno raccolte al termine del parto cesareo, fissate in formaldeide al 4%, incluse in paraffina e preparate per l¿analisi immunoistochimica degli antigeni di interesse (CD-31, COX-2).
Madri e neonati verranno genotipizzati determinandone la presenza del polimorfismo G765C nella regione del promotore di COX-2; dove possibile verranno anche ottenute le cellule endoteliali dal cordone ombelicale, e nelle stesse, coltivate in condizioni standard, verrà determinata la produzione di prostaciclina mediante dosaggio immunoenzimatico.
I risultati di questa ricerca potrebbero permettere di identificare una predisposizione genetica allo sviluppo di una patologia grave quale la IUGR associata o meno a preeclampsia.