sintesi eterocicliche mediante utilizzo di ammidine come sintoni o tramite reazioni di cicloaddizione
Progetto Questa proposta di progetto si pone come la logica prosecuzione dei programmi di ricerca che il nostro gruppo di lavoro ha in atto. In particolare intendiamo operare in due ambiti:
i) sfruttamento delle ammidine come sintoni ; ii) studio e applicazione delle reazioni di cicloaddizione.
Per quanto riguarda il primo punto, nel corso di questo anno si intende affrontare uno studio approfondito della reattività della fenilacetaldeide come reattivo nella reazione multicomponente utilizzata per la sintesi di nuove ammidine. Utilizzando le metodiche da noi messe a punto si potranno ottenere ammidine di esteri di amminoacidi ciclici (prolina e acido tiazolidincarbossilico) e lineari (glicina, serina, valina, fenilalanina e fenilglicina) che recano il residuo benzilico legato al carbonio ammidinico. La presenza contemporanea del raggruppamento estereo e del metilene benzilico nella struttura delle ammidine rende possibile la loro ciclizzazione in ambiente basico ottenendo con metodiche originali 1,2-diidro-3-pirroloni, 5,6,7,7a-tetraidro-pyrrolizin-1-one e 1,7a-diidropirrol[1,2-c]tiazol-7-one variamente sostituiti. L¿interesse nei confronti delle ammidine come sintoni ci spinge, inoltre, a voler estendere le ricerche relative ad un¿altra classe di ammidine, le acetammidine sostituite all¿azoto imminico con il residuo 3-nitro-2-piranonico. Queste ammidine si prestano a subire reazioni che coinvolgano selettivamente le funzionalizzazioni presenti. In questo ambito abbiamo già evidenziato la buona reattività del C-6 del nucleo 2-piranonico con ammine primarie e secondarie. Attraverso una iniziale apertura del nucleo lattonico seguita da riciclizzazione è stato possibile ottenere sia derivati pirimidinici che piridinici. Approfondiremo le potenzialità sintetiche valutando la riducibilità del nitro gruppo connesso al C-3 del nucleo 2-piranonico con l¿intento di preparare derivati pirano-imidazolonici. Per quanto riguarda il secondo punto, sulla base dell¿esperienza acquisita in materia di reazioni di cicloaddizione e di reazioni palladio-catalizzate verrà approfondito e allargato lo studio di reazioni sequenziali di cicloaddizione 1,3-dipolare e reazioni Pd-catalizzate finalizzate all¿ottenimento di sistemi eteropoliciclici. Il vantaggio di questa sequenza, è la possibilità di usare dipoli diversi quali nitrilossidi, nitrilimmine e azidi che portano alla formazione rispettivamente di isossazoli, pirazoli e triazoli fusi con sistemi eterociclici azotati attraverso la successiva reazione Pd-catalizzata di tipo intramolecolare che coinvolge l¿anello eterociclico pentatomico. Sfruttando invece reazioni di cicloaddizione di Diels-Alder su sistemi isotiazolici mono o diossidati, intendiamo sintetizzare sistemi bi- o policiclici a potenziale interesse farmacologico.