VALUTAZIONE DELLA MALATTIA MINIMA RESIDUA NEI PAZIENTI AFFETTI DA MICOSI FUNGOIDE E SINDROME DI SEZARY DOPO TRAPIANTO ALLOGENICO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE
Progetto La micosi fungoide (MF) è un disordine linfoproliferativo cutaneo caratterizzato dall¿espansione clonale di cellule CD4+ e la sindrome di Sézary (SS) rappresenta la sua variante leucemica. Il decorso clinico della forma classica di MF è generalmente caratterizzato da una progressiva evoluzione delle lesioni cutane. In stadio avanzato la MF e la SS presentano un decorso aggressivo, con rapido coinvolgimento extracutaneo, resistenza alle terapie convenzionali e sopravvivenze di 2-4 anni. Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche (allo-HSCT), pur rappresentando una valida opzione terapeutica, il più delle volte non risulta attuabile a causa dell¿età avanzata e delle condizioni precarie dei pazienti. Presso il nostro Dipartimento, dal settembre 2000 è stato avviato uno studio clinico di fase II, volto a determinare la fattibilità e l¿efficacia di un trattamento basato su allo-HSCT dopo condizionamento ad intensità ridotta in pazienti affetti da MF in stadio avanzato e da SS. In questo studio sono stati arruolati finora 17 pazienti. Una remissione clinica completa e duratura è stata raggiunta in 12 pazienti. Nell¿ambito di una strategia terapeutica basata su allo-HSCT dopo condizionamento ad intensità ridotta la valutazione della malattia residua minima (MRD) mediante parametri biologici oggettivamente misurabili rappresenta un passaggio particolarmente rilevante. Essa, infatti, affiancandosi al monitoraggio clinico dei pazienti, fornisce utili indicazioni circa l¿effettivo controllo della malattia da parte del sistema immunitario del donatore, l¿eventuale necessità di intensificare il trattamento (ad esempio mediante trasfusioni di linfociti del donatore nel post-trapianto) e la valutazione della risposta allo stesso. Essa, inoltre, può risultare di fondamentale importanza nella diagnosi differenziale fra eventuale progressione di malattia e comparsa di GVHD cutanea, condizioni spesso molto simili dal punto di vista dell¿obiettività clinica ma completamente distinte per quanto riguarda la patogenesi e la terapia.
L¿obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di identificare il riarrangiamento clonale del gene TCR beta (TCRB) nei pazienti con MF/SS sottoposti ad allo-HSCT, al fine di disegnare dei primers allele-specifici che permettano di valutare la MRD mediante real-time PCR. A questo scopo verrà utilizzato DNA estratto da campioni di sangue periferico e di cute dei pazienti. Dopo amplificazione del gene TCRB mediante PCR, il riarrangiamento verrà identificato mediante sequenziamento. Parallelamente, inoltre, i linfociti T-neoplastici saranno caratterizzati in citofluorimetria, prima e dopo trapianto, allo scopo di identificare eventuali alterazioni immunofenotipiche. Per i pazienti già sottoposti a trapianto allogenico, verrà utilizzato DNA criopreservato, proveniente da campioni prelevati precedentemente al trapianto stesso.