Valutazione della risposta anticorpale e della persistenza della memoria immunologia verso l¿epatite B in coorti di bambini vaccinati con vaccini esavalenti
Progetto Presupposti: A partire dal 2001 sono stati utilizzati, nel nostro Paese, due vaccini esavalenti (Hexavac, Sanofi Pasteur MSD e Infanrix Hexa, Glaxo SmithKline) al fine di proteggere i bambini contemporaneamente contro l¿epatite B, tetano, difterite, poliomielite, pertosse e infezioni invasive da Hib. Nel 2005, l¿AIFA ha disposto il ritiro di uno dei due vaccini esavalenti (Hexavac) perché ritenuto responsabile di indurre una risposta immune sub ottimale contro l¿epatite B. Esiste pertanto il sospetto che i bambini vaccinati con Hexavac (circa 1.2 milioni) pur risultando protetti durante l¿infanzia possano, per perdita precoce della memoria immunologia, diventare nuovamente suscettibili al virus in età adolescenziale/adulta quando il rischio di infezione, per motivi professionali o per stile di vita, aumenta sensibilmente.
Obiettivi: 1) Valutare la persistenza degli anti-HBs (>= 10 mIU/ml) dopo 4-6 anni dalla vaccinazione primaria in due coorti di bambini vaccinati rispettivamente con Hexavac o Infanrix Hexa nel primo anno di vita; 2) Verificare nei bambini privi di anticorpi protettivi (<10 mIU/ml) la persistenza della memoria immunologica mediante test immunocellulari in vitro e mediante risposta anamnestica in vivo, dopo somministrazione di una dose booster di vaccino; 3) Determinare la presenza di mutanti HBV ¿escape¿; 4) Verificare la necessità di somministrare dosi booster ai bambini vaccinati con Hexavac al fine di garantire loro un immunità a lungo termine.
Descrizione della ricerca: Lo studio, di tipo retrospettivo-prospettico, della durata di 12 mesi, prevede l¿arruolamento presso diverse ASL della Regione Lombardia di due coorti di 200 bambini ciascuna, reclutate a distanza di 4-6 anni dalla vaccinazione con i due vaccini esavalenti allora in commercio (Hexavac e Infanrix Hexa). All¿atto dell¿arruolamento verrà valutata nelle due coorti la presenza di anti-HBs a livelli ritenuti protettivi (>=10 mIU/ml) e, nei soggetti che risulteranno suscettibili (<10 mIU/ml), verrà somministrata una dose booster di vaccino monovalente anti-epatite B. Due settimane dopo verrà valutata la risposta anamnestica (sieroconversione o aumento di almeno 4 volte l¿iniziale titolo anticorpale) e ai bambini sprovvisti di memoria immunologica verrà offerta la possibilità di completare un nuovo ciclo vaccinale. Su 50 bambini (25 per coorte) verranno inoltre eseguite analisi per valutare la risposta cellulomediata HBV-specifica mediante metodiche citofluorimetriche (FACS) ed ELISPOT. Infine sui bambini che dovessero risultare anti-HBc+ verrà eseguita la ricerca di HBsAg e HBV-DNA e, in caso di positività, l¿acido nucleico verrà sequenziato per la determinazione del genotipo virale e la presenza di mutanti in grado di eludere la risposta immune vaccino indotta (escape mutants).