Polimorfismo genetico delle lattoproteine e caratteristiche quali-quantitative nel latte bovino
Progetto Presupposti
Lo studio delle varianti genetiche nella specie bovina consente di conoscerne la distribuzione in razze differenti, di indagare relazioni filogenetiche, di approfondire implicazioni con caratteristiche produttive e tecnologiche. In particolare quest¿ultimo aspetto è rilevante ai fini del miglioramento genetico e produttivo del bestiame. La variabilità qualitativa e quantitativa nel latte bovino è controllata da tre loci principali: alfas1, beta e k-caseina nei quali il polimorfismo, che ha effetti sulle proprietà tecnologiche del latte e sulla produzione di formaggio, è ereditato non in modo indipendente ma come singola unità genica (aplotipo). Un altro gene importante è quello che codifica per la beta-lattoglobulina il cui polimorfismo ha effetti sia sul tasso di caseine che sulla trasformazione in formaggio.
Descrizione e obiettivo della ricerca
Si intende estendere gli studi del polimorfismo genetico delle lattoproteine alla razza Carora allevata in Venezuela per contribuire al miglioramento genetico e produttivo di bovini allevati in paesi in via di sviluppo. La variabilità genetica viene indagata sia a livello proteico che molecolare per averne una più ampia conoscenza. Infatti, anche se alcune varianti genetiche sono riscontrabili con entrambi gli approcci, le due metodologie si completano evidenziando anche nuove varianti caratteristiche di razza. Le tecniche usate sono IEF per l¿approccio proteico e PCR-SSCP, PCR-RFLP, AS-PCR per l¿approccio molecolare. Della razza Carora si dispone una banca dati con informazioni genealogiche, produttive, riproduttive e morfologiche. Mediante opportune analisi statistiche verranno effettuati studi di correlazione con le varianti genetiche lattoproteiche per permettere l¿impostazioni di piani per il miglioramento genetico e produttivo della razza tenendo in considerazione non il singolo allele ma l¿aplotipo.