Scopo della ricerca è la datazione di campioni geologici mediante misura di rapporti isotopici di nuclidi componenti le serie radioattive naturali e la misura di concentrazione di radionuclidi tramite spettrometria gamma ad alta risoluzione.
Tra i vari membri delle serie radioattive, particolarmente interessanti risultano il 230Th e il 231Pa ai fini della datazione di depositi quaternari, in quanto il rapporto 238U/230Th permette di datare campioni di età compresa fra 10.000 e 350.000 anni e il rapporto 235U/231Pa campioni tra 5.000 e 150.000 anni. Ampiamente usato è anche il rapporto 234U/238U, specie la datazione dei coralli delle barriere oceaniche in un intervallo compreso tra 40.000 e 100.000 anni.
Alla base del metodo sta la constatazione che l¿Uranio, essendo affine al calcio, tende a concentrarsi in tutti i precipitati da questo composti: stalattiti, stalagmiti, calcari di origine biologica, ossa dei vertebrati, gusci di gasteropodi e coralli. L¿Uranio è fortemente solubile, ma i suoi figli non lo sono. Qualora la calcite precipiti da una soluzione, quest¿ultima conterrà solo Uranio, mentre i figli cominceranno a formarsi solo all¿avvenuta chiusura del sistema.
I rapporti isotopici suddetti verranno misurati tramite rivelatore al germanio HPGe con efficienza relativa del 30%, gentilmente messoci a disposizione dal prof. Facchini.
Con il finanziamento FIRST 2005 è stato effettuata l'allestimento del laboratorio, la calibrazione del sistema e le prime misure su campioni geologici forniti dalla dott.ssa De Capitani del Dipartimento di Scienze della Terra.
Il finanziamento richiesto servirà per coprire le spese di consumo (azoto liquido, miglioramento modulistica elettronica) e per missioni per confronti e discussioni presso l'Enea - Casaccia e il CNR-Pavia.