ANALISI MORFOMETRICA COMPUTERIZZATA DELLE LESIONI NEOPLASTICHE E PRENEOPLASTICHE NELLA CIRROSI EPATICA IN QUADRI EZIOLOGICI DIVERSI
Progetto La cirrosi epatica è caratterizzata da sovvertimento della struttura lobulare epatica a carico delle componenti parenchimale e extraparenchimali. Le cause sono legate sia alla fibrosi che comporta la formazione di noduli rigenerativi che a processi di iperplasia duttulare, metaplasia biliare degli epatociti, neocapillarizzazione e displasie cellulari.
Questi ultimi fenomeni possono condurre all¿insorgenza di carcinoma epatocellulare (HCC). La carcinogenesi nel fegato cirrotico non è però fenomeno tutto-nulla, ma avviene attraverso un serie di tappe di cui il nodulo cirrotico rappresenta il primo passo; fenomeni rigenerativi e metaplasici possono portare allo sviluppo di un macronodulo, al cui interno si succedono displasie cellulari e atipie a significato neoplastico. Questo ¿continuum¿ di eventi rende necessario identificare e quantificare le alterazioni parenchimali e il grado di neovascolarizzazione nei noduli cirrotici, nei macronoduli preneoplastici e nell¿HCC.
La ricerca riguarda pertanto l¿analisi morfometrica di noduli cirrotici, macronoduli di rigenerazione, macronoduli displasici ed HCC, e verrà svolta mediante analisi d¿immagine utilizzando un modello morfometrico da noi appositamente ideato, che prevede la valutazione delle frazioni di volume delle diverse componenti parenchimali ed extra, della superficie della trama reticolinica, delle unità capillari e del grado di arterializzazione sinusoidale.
In collaborazione con il Dip.di Anatomia Patologica Osp.Niguarda e l¿Institute of Liver Studies King¿s College Hospital-London, utilizzeremo campioni di fegati cirrotici espiantati da pazienti sottoposti a trapianto. Si utilizzeranno colorazioni convenzionali ed immunoistochimiche:
¿ Ematossilina-Eosina, per frazioni di volume parenchimali ed extra- e numero di epatociti
¿ Reticolina, in quanto la sua trama tende a essere frammentata nell¿HCC
¿ Ac monoclonali vs SMA e CD34 per il livello di arterializzazione e neocapillarizzazione sinusoidale.