Dal resosconto delle cronache giornalistiche si viene a conoscenza che alcuni presidi di scuole sono stati contattati da un¿agenzia di pubblicità per la stipulazione di contratti di pubblicità aventi ad oggetto l¿affissione di cartelloni pubblicitari all¿interno dell¿edificio scolastico dietro pagamento di un corrispettivo e che qualcuno di essi abbia già raggiunto un accordo.
Tale fatti suscitano alcune considerazioni critiche che, pur non partendo da nessun tipo di atteggiamento preconcetto nei confronti della pubblicità commerciale, si impongono agli studiosi delle disciplina della comunicazione.
Da un punto di vista di chi osserva tale fenomeno sotto il profilo giuridico, che è il taglio che si vuole dare alla presente ricerca, le sollecitazioni critiche sono diverse, sia a livello ¿alto¿ di rispetto dei principi costituzionali, che sotto un profilo maggiormante operativo, circa la possibilità in concreto di stipulare contratti o accordi di pubblicità da parte dei dirigenti scolastici nell¿attuale assetto normativo.
Sotto il primo profilo, infatti, se è innegabilmente vero che le esigenze finanziarie posono giustificare il ricorso a finanziamenti esterni per lo svolgimento dell¿attività didattica nell¿ambito delle previsione di positive sinergie tra pubblico e privato, ci si chiede fino a che punto tale sistema, laddove sia portato alle sue estreme conseguenze possa essere compatibile con il principio costituzionale sancito dall¿art. 33 Cost relativo alla ¿libertà di insegnamento¿. Inoltre, il servizio scolastico viene tradizionalmente annoverato come un servizio pubblico di carattere sociale, ammettere che esso sia almeno in parte condizionato dall¿esterno (come potrebbe essere mediante la pubblicità) non potrebbe creare una discriminazione tra scuole pubbliche e scuole private
Sotto il secondo profilo occorre verificare se nell¿attuale assetto normativo possa un dirigente scolastico stipulare in modo autonomo contratti di pubblicità e, se la risposta al quesito fosse positiva (come prima facie sembrerebbe), quali sono i limiti (di oggetto, contenuto, temporali) di tale autonomia negoziale?
Nel corso della ricerca si darà conto di tali aspetti problematici cercando, al di là della verifica del quandro esistente di proporre alcune soluzioni operative che permettano di contemperare le diverse esigenze in campo.