Il Morbo di Alzheimer e¿ la principale causa di demenza nell¿anziano e colpisce circa il 5% della popolazione sopra i 65 anni. Mentre la nostra comprensione dei corrrelati istopatologici, associati al deterioramento neuropsicologico del morbo di Alzheimer, e¿ in continuo approfondimento, sappiamo sicuramante meno riguardo ai cambiamenti funzionali cui i circuiti intracorticali vanno in contro nel corso della malattia. Studi neuropatologici hanno messo in evidenza specifiche alterazioni nell¿anatomia dei circuiti corticali frontali. In particolare una sostanziale perdita di sinapsi e¿ presente nella corteccia frontale dei pazienti affetti da morbo di Alzheimer. Questa perdita di sinapsi coinvolge prevalentemente elementi GABAergici ed, in principio, dovrebbe risultare in una riduzione dell¿inibizione. Il nostro laboratorio è uno dei primi al mondo in grado di combinare la stimolazione magnetica transcranica con l¿elettroencefalografia ad alta densità (hd-EEG). Questa tecnica permette di misurare direttamente l¿eccitabilità corticale. Tramite l¿utilizzo combinato di TMS/hd-EEG ed in collaborazione con il Centro Alzheimer dell¿Ospedale Sacco, ci proponiamo di effettuare il primo studio volto alla misurazione diretta dell¿eccitabilita¿ della corteccia frontale nel morbo di Alzheimer. Grazie alla vasta esperienza maturata dal Centro Alzheimer nella valutazione del profilo cognitivo di questi pazienti ci sara¿ inoltre possibile correlare accuratamente, in una prospettiva longitudinale, la progressione delle alterazioni elettrofisiologiche con quella dei sintomi neuropsicologici. Piu¿ in generale, la dimostrazione e la comprensione dei meccanismi alla base dell¿aumentata eccitabilita¿ corticale associata al morbo di Alzheimer possono essere importanti nell¿affrontare le piu¿ gravi conseguenze neurologiche della malattia, quali mioclono ed epilessia.