Effetto dell'esercizio fisico (allenamento aerobico) e/o dell'ipossia intermittente sul cuore e sulla cardioprotezione. Studio con un modello animale.
Progetto Durante l'esercizio fisico la tensione di O2 nel miocardio e nel muscolo scheletrico è inversamente proporzionale all'intensità del carico. Tale ipossia favorisce la diffusione dell'O2 dai capillari ai mitocondri e determina delle alterazioni molecolari dipendenti sia dalla stabilizzazione del fattore inducibile dall'ipossia-1 (HIF) sia dall'attivazione di vie indipendenti ottenendo: proliferazione dell'endotelio vascolare, controllo dell'apoptosi, stimolazione dell'angiogenesi e dell'eritropoiesi per ottimizzare l'utilizzo dell'O2 e migliorarne la diffusione ai mitocondri. Questi obiettivi sono particolarmente rilevanti nella prospettiva della medicina di prevenzione e della cardioprotezione
Attualmente si cominciano a comprendere i meccanismi che coinvolgono i fattori di trascrizione indotti dall'ipossia che, a loro volta, attivano le vie modulanti i canali del potassio, l'apoptosi e l'angiogenesi. Da tempo è noto che il training stimola efficacemente la cardioprotezione endogena. Come per IH, anche per il training si stanno cominciando ora a comprendere i meccanismi alla base della cardioprotezione e sembra che esistano numerosi punti in comune con IH.
La finalità principale del presente progetto è la valutazione dell'ipotesi che l'associazione tra IH e training conferisca vantaggi ulteriori rispetto a quelli conferiti dagli stessi separatamente
Il protocollo di ricerca prevede lo studio di quattro gruppi di ratti, nelle combinazioni comprendenti IH e training, con misure dirette di cardioprotezione, geni e proteine che possano mettere in relazione gli stimoli IH e training con il risultante fenotipo (cardioprotezione). Una recente review ha dimostrato che nel ratto un esercizio aerobico in grado di incrementare il VO2max può provocare un significativo rimodellamento vascolare del miocardio, stimolando i meccanismi di cardioprotezione. Alcuni adattamenti sopra indicati sono stati evidenziati nel miocardio di ratto allenato nell¿ambito del Progetto FIRST 2005