L'attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia ed il nuovo mercato dei permessi di emissione.
Progetto Nella Conferenza di Kyoto del 1997 si è provveduto alla redazione di un Protocollo, allegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambimenti climatici (UNFCCC) del 1992, con l'adesione al quale i paesi industrializzati si impegnano a ridurre, per il periodo 2008-2012, il totale delle emissioni di gas ad effetto serra almeno del 5% rispetto ai livelli del 1990. Tale Protocollo è stato ratificato in Italia con la L. 1 giugno 2002, n.120 e approvato nella Comunità europea con la Dir. 2003/78/CE che istituisce un sistema per lo scambio delle quote di emissione dei gas a effetto serra nella Comunità. Da un sistema di autorizzazioni (A.I.A. dir. 96/61/CE e D. lgs. n. 372/1999) e controllo (A.R.P.A.) si è passati ad un obiettivo complessivo di protezione dell'ambiente in termine di volumi di emissioni,che dovrebbe perseguirsi utilizzando i meccanismi più efficienti ed economici per raggiungere il risultato. Tale obiettivo deve conseguirsi non con la tassazione, ma con meccanismi di mercato atti a creare l'efficienza nel settore. Il mercato dei permessi di emissioni, che sta muovendo i suoi primi passi, presenta, però, molti aspetti problematici in relazione al monitoraggio della dicrezionalità tecnica nel rilascio delle c.d. allowances, al funzionamento dello stesso mercato (anche in considerazione della mancata adesione degli Stati Uniti) e ai riflessi del nuovo sistema autorizzatorio sul mercato liberalizzato dell'energia.