I caseinofosfopeptidi e la vitamina D quali modulatori dell¿uptake di calcio nelle cellule intestinali: una possibile correlazione tra nutrienti e meccanismi cellulari alla base della funzionalità intestinale.
Progetto Presupposti. La proteolisi della caseina, la maggior frazione proteica del latte, origina una serie di peptidi tra cui i caseinofosfopeptidi (CPP). I CPP sono in grado di complessare ioni calcio. L¿utilizzo di cellule tumorali di origine umana, HT-29 e Caco2, in grado di differenziarsi in coltura in senso enterocitico, ha evidenziato un effetto positivo dei CPP sull¿assunzione cellulare di calcio. Tale effetto sembra essere correlato sia alla struttura primaria dei CPP sia al grado di differenziamento delle cellule: l¿attività biologica dei CPP è dovuta alla loro capacità di formare aggregati con ioni calcio e fosfato e si esplica su cellule ad elevato grado di differenziamento. La vitamina D è nota per favorire la formazione delle giunzioni cellulari, in particolare desmosomi e giunzioni aderenti, e per regolare il trasporto attivo del calcio nelle cellule intestinali. Descrizione della ricerca. Il differenziamento delle cellule HT-29 e Caco2 sarà valutato dal punto di vista biochimico e morfologico (TEM). L¿effetto dei CPP sul calcio intracellulare sarà studiato mediante video-imaging a livello di singola cellula. Sarà valutata anche la misura della resistenza elettrica transcellulare (TEER) a livello delle giunzioni epiteliali. Obiettivi 1)Individuare possibili modificazioni della permeabilità delle giunzioni cellulari da parte dei CPP. Cellule HT-29 e Caco2, differenziate in coltura e quindi esprimenti l¿apparato giunzionale completo, saranno sottoposte a misure di TEER in assenza e in presenza di CPP; contemporaneamente sarà monitorato anche il flusso di ioni calcio nelle cellule. 2)Individuare possibili correlazioni tra vitamina D e CPP nell¿assunzione di calcio da parte delle cellule intestinali. Cellule HT-29 indifferenziate ma pretrattate con vitamina D si sono dimostrate sensibili all¿azione dei CPP. Da qui la necessità di studiare la correlazione tra CPP e vitamina D sia a livello dell¿ apparato giunzionale che a livello di trasporto attivo del calcio.