Da quando la normativa nazionale fa espresso divieto di sopprimere i cani randagi o meglio ¿abbandonati¿, salvo specifiche eccezioni, tali animali vengono detenuti, se non sono oggetto di adozioni, in canili rifugio per tempi anche considerevoli.
Tale detenzione non tiene spesso conto delle esigenze fisiologiche e comportamentali degli animali e può pertanto costituire una causa di stress inizialmente acuto e successivamente cronico con conseguenze negative sullo stato psicofisico, con alterazioni delle risposte comportamentali, fisiologiche, immunitarie e sanitarie. Tali alterazioni, oltre a costituire una pesante limitazione dello stato di benessere, determinano minor probabilità di adozione o maggiore probabilità di rientro a seguito di adozione, a causa di problemi comportamentali legati all¿esperienza in canile.
La presente ricerca si propone di raccogliere elementi informativi relativi alle risposte dei cani condotti e detenuti presso i canili, dapprima ¿sanitari¿ e successivamente ¿rifugio¿, per poter verificare:
-) lo stato di benessere dei soggetti detenuti in canile;
-) la presenza e gli effetti di stress cronici derivanti dalla permanenza in canile
La ricerca prevede:
- osservazioni e valutazioni comportamentali su cani pervenuti al canile sanitario nel giorno di arrivo e dopo 10-15 giorni mediante apposita scheda di rilevamento;
- osservazioni e valutazioni comportamentali su cani pervenuti al canile rifugio dopo 10-15 giorni dall¿arrivo mediante videoregistrazione e apposita scheda di rilevamento compilata dagli operatori;
- osservazioni e valutazioni comportamentali sui medesimi cani dopo la loro adozione mediante rilievi diretti e compilazione di una scheda da parte del proprietario;
- decodificazione delle videoregistrazioni e delle schede raccolte.
Sui dati raccolti verranno effettuate le elaborazioni con i più opportuni modelli di analisi statistica.