Con l'ordonnance n° 2006-346 du 23 mars 2006 il legislatore francese ha introdotto un nuovo libro al code civil, dedicato alle garanzie, con lo scopo non solo di porre ordine in una materia che trovava la sua disciplina in molteplici sedi, in disposizioni frastagliate e non sempre coerenti, ma anche di offrire strumenti moderni, in grado di rispondere alle esigenze attuali dell¿economia, che potessero altresì costituire un modello per altri Paesi.
La riforma in questione ha interessato l¿istituto dell¿ipoteca, rendendolo maggiormente flessibile e più appetibile per gli operatori economici, e introducendo altresì l'hypothèque rechargeable e il prêt viager hypothécaire.
La ricerca che intendo intraprendere si propone di esaminare la riforma de qua, valutando l¿impatto dell¿abbandono di principi radicati nel sistema, quali il principio di accessorietà tra l¿ipoteca e il credito garantito, e gli ostacoli che potrebbero frapporsi nel raggiungimento degli obiettivi perseguiti.
La riforma dovrà essere inevitabilmente analizzata nel contesto del dibattito europeo; negli ultimi anni si è infatti intensificato l¿interesse della Comunità europea, che si interroga sulla opportunità di eventuali interventi volti a facilitare l¿emergere di un mercato unico del credito ipotecario (nel Libro Verde sul credito ipotecario nell¿UE, pubblicato il 19 luglio 2005, la Commissione valuta, tra l¿altro, la possibilità di introdurre un¿ipoteca europea, regolata in maniera uniforme negli Stati membri, caratterizzata quantomeno da un¿attenuazione dell¿accessorietà). Sembra quindi interessante analizzare come il sistema francese uscito dalla riforma risponda alla diverse problematiche sollevate nell¿ambito del dibattito europeo, e quali punti di equilibrio abbia disegnato rispetto ai confliggenti interessi che la costituzione di un¿ipoteca può sollevare.