L¿impiego delle specie arboree per utilizzazioni non alimentari gode di limitata considerazione nel panorama della ricerca in Italia, in particolare per le produzioni legnose da essenze pregiate di origine autoctona, rispetto alle quali è presente una forte domanda da parte dell¿industria del legno. Gli indirizzi di politica sia nazionale che comunitaria favoriscono investimenti per colture non alimentari, anche volte alla rinaturalizzazione di aree agricole mediante investimenti con essenze legnose a lungo ciclo. Esistono carenze sia di conoscenze di base (variabilità genetica delle specie interessate e loro potenzialità di miglioramento mediante tecniche sia tradizionali sia su basi molecolari, interazioni genotipo-ambiente ai fini del loro sfruttamento commerciale, problematiche di tipo bio-agronomico: propagabilità, messa a punto di criteri per la selezione precoce ecc.) sia di disponibilità di materiale pregiato per l¿effettuazione degli impianti. Si lavorerà preferenzialmente su due latifoglie da legno pregiato per la quali non esiste attualmente materiale selezionato: Pyrus spp. e Sorbus spp.
La ricerca prevede la individuazione e caratterizzazione di genotipi con caratteristiche superiori da differenti aree geografiche ed il prelievo del relativo materiale di propagazione (semi e/o gemme). Dopo aver verificato il mezzo più idoneo di propagazione (seme, taleaggio, in vitro), si procederà all¿ottenimento di un sufficiente numero di piante necessarie per l¿effettuazione di valutazioni comparative tra diversi genotipi. Parte delle azioni descritte sono già state svolte così come è già disponibile materiale vegetale, grazie ai finanziamenti FIRST pregressi, nei campi sperimentali del Dipartimento. Si procederà successivamente, utilizzando i cloni selezionati, all¿allestimento di impianti pilota in diversi ambienti pedo-climatici ed alla successiva esecuzione di rilievi morfo-fenologici e tecnologici volti a valutare il valore dei vari cloni.