Studio dell¿efficacia della terapia con anticorpo monoclonale anti-CD 20 rituximab, nel trattamento dell¿oftalmopatia basedowiana
Progetto Presupposti:
L¿oftalmopatia basedowiana (OB) è una malattia autoimmune strettamente legata alla malattia di Graves e, più in generale, alle tireopatie autoimmuni, probabilmente per meccanismi immunitari di cross-reattività. Sono stati identificati nel tessuto orbitale alcuni autoantigeni, quali i fibroblasti preadipocitari e alcune proteine della membrana dei muscoli oculari. Non è chiaro se la presenza di autoanticorpi diretti contro questi antigeni sia espressione dei meccanismi patogenetici della malattia oppure se essi rappresentino solamente un epifenomeno. Allo stato attuale l¿unico trattamento efficace utilizzato nei pazienti con OB è quello con steroidi il cui effetto si basa più sull¿azione antiinfiammatoria che su quella immunosoppressiva. Rimane tuttavia da chiarire se la terapia corticosteroidea serva a migliorare l¿outcome finale del paziente. Rituximab (RTX) è un anticorpo monoclonale chimerico anti CD20, utilizzato dapprima nel trattamento di patologie neoplastiche ematologiche ed in seguito sperimentato nel trattamento di patologie autoimmuni tra cui l¿artrite reumatoide, la porpora trombocitopenica, il lupus erithematosus sistemico con miglioramento della sintomatologia. La malattia di Graves, patologia autoimmune B-mediata, rappresenta un modello ideale per il trattamento con RTX. Inoltre, nonostante, come detto, i meccanismi fisiopatogenetici della patologia oculare non siano ancora definiti, RTX può rappresentare una valida opzione terapeutica nell¿OB determinando una soppressione immunologica transitoria (4-6 mesi) con potenziale efficacia nel controllo dell¿andamento infiammatorio difasico e autolimitantesi di tale malattia. RTX potrebbe modificare il pattern degli anticorpi coinvolti nell¿oftalmopatia e nella tireopatia autoimmune associata, bloccando la proliferazione dei linfociti B.
Obiettivi
Lo studio si propone pertanto di:
- valutare le modificazioni dei parametri dell¿attività clinica dell¿OB (clinical activity score), dell¿infiammazione dei muscoli oculari e del tessuto orbitale rispetto a quanto osservato con la terapia steroidea
- valutare l¿outcome clinico finale dei pazienti trattati con RTX, soprattutto per quanto riguarda l¿incidenza delle complicazioni a lungo termine che richiedono una correzione chirurgica