Tra i problemi applicativi posti dalla Convenzione di New York del 1958 sul riconoscimento delle sentenze arbitrali straniere, vi è l¿ipotesi in cui la sentenza arbitrale pronunciata all¿estero sia stata annullata dalle autorità del paese di origine. Posto che l¿art. 5, par. 1, lett. d della Convenzione contempla la possibilità di negare il riconoscimento nell¿ipotesi in cui il lodo sia stato annullato nel paese d¿origine, ci si chiede se uno Stato contraente possa comunque riconoscere gli effetti della sentenza arbitrale straniera nonostante il suo intervenuto annullamento da parte delle autorità del paese della sede.
La soluzione del problema dipende, in parte dalla concezione accolta in ordine alla natura del lodo reso in un arbitrato commerciale internazionale. Alla concezione statalistica, secondo cui il lodo trae la propria forza vincolante dall¿ordinamento del paese della sede ¿ per cui, in linea di massima, il suo annullamento in tale ordinamento ne precluderebbe il riconoscimento ¿, si contrappone la concezione negoziale dell¿arbitrato, secondo cui il lodo trae la propria forza vincolante esclusivamente dall¿accordo delle parti.
L¿indagine da compiersi nella ricerca qui proposta consiste, anzitutto, in una ricognizione degli orientamenti giurisprudenziali dei vari Stati sul problema della delibazione di una sentenza arbitrale annullata all¿estero. Il materiale così reperito dovrà quindi essere confrontato, da un lato, con le interpretazioni della Convenzione di New York svolte in dottrina e, dall¿altro lato, con il problema generale concernente la natura del lodo reso in un arbitrato commerciale internazionale. Il problema, infine, vorrebbe costituire lo spunto per una più ampia riflessione sui rapporti tra «riconoscimento di situazioni» e «riconoscimento di decisioni» nell¿ambito del diritto internazionale privato.
In considerazione della necessità di analizzare, tra l¿altro, anche i problemi e le soluzioni proposte negli ordinamenti stranieri, il compimento della presente ricerca presuppone la possibilità di compiere viaggi, in Italia e all¿estero, per reperire materiale e per assistere a conferenze.