Recentemente la ricerca psicologica ha mostrato un crescente interesse per gli aspetti normali anziché patologici del funzionamento psichico, dedicando attenzione a una gamma di situazioni accomunate dal fatto di incidere positivamente sulla qualità della vita.
E¿ stato evidenziato che l¿interazione tra uomo e animale da compagnia (pet) ha ricadute positive sulla salute, sul benessere fisico e psicologico e quindi sulla qualità della vita dell¿individuo (Wilson e Turner, 1998).
Tuttavia natura e funzioni delle interazioni uomo- pet sono ancora poco chiare e il nesso con il benessere e la qualità della vita è stato poco indagato. Inoltre, le ricerche italiane su questo tema sono praticamente assenti.
Una delle ipotesi è che i benefici in termini di benessere e salute siano una conseguenza diretta del legame affettivo interspecifico che si instaura tra persona e animale da compagnia e che un ruolo di primo piano sia svolto dall¿attaccamento che influirebbe sulle emozioni e la risposta allo stress.
Nella prospettiva etologica l'attaccamento è definito come un particolare tipo di legame affettivo, durevole nel tempo che una persona o un animale forma fra sé ed un altro specifico individuo nel corso della vita; questo legame è fonte di emozioni intense e caratterizzato dal fornire cure e protezione e/o dal trovare conforto e sicurezza nell'altro. Il cane, primo animale addomesticato dall¿uomo, è uno dei pet preferiti per la sua predisposizione a formare con gli esseri umani un legame affettivo con caratteristiche di attaccamento (Prato Previde et al. 2003).
Lo studio indaga gli aspetti soggettivi e oggettivi della relazione tra stile di attaccamento nei confronti del proprio ¿pet¿ e benessere psicologico in un campione di soggetti adulti e anziani, utilizzando il metodo osservativo (analisi delle interazioni verbali e non verbali), questionari, interviste semistrutturate e la scala di ZUNG per la depressione.