Secondo alcuni ricercatori la depressione rappresenta un fattore di rischio per la demenza.
In effetti il rapporto fra depressione e demenza non è chiaro.
Secondo una recente metanalisi i soggetti affetti da depressione presentano un maggior rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer (AD). Inoltre soggetti affetti da mild cognitive impairment (MCI) con sintomi depressivi presentano il doppio di probabilità di sviluppare AD rispetto a MCI senza tali sintomi.
Numerose evidenze suggeriscono che la risposta infiammatoria è coinvolta nell¿insorgenza della depressione. Infatti soggetti con depressione mostrano livelli plasmatici più elevati di citochine pro-infiammatorie,di proteine di fase acuta, di chemochine e molecole d¿adesione. Una maggior produzione di tali molecole, sia a livello cerebrale che plasmatico, è stata documentata anche in soggetti AD.
Il nostro gruppo ha evidenziato come taluni polimorfismi genici di alcune citochine infiammatorie (IL-10, IL-6, TNF-¿ e TGF-¿1) si associano ad una diversa produzione delle citochine stesse ed ad un aumentato rischio di sviluppare AD (Neurobiology of Aging 2004; 25: 1009-15).
Scopo di questo studio è quello di valutare in soggetti depressi la presenza di questi polimorfismi genici così da individuare un profilo genetico di suscettibilità all¿AD.
Saranno arruolati 50 soggetti (60-75 anni) con diagnosi (DSM-IV) di depressione maggiore ad insorgenza tardiva, 50 pazienti ad insorgenza precoce (<60 anni) ed altrettanti soggetti controllo paragonabili per sesso ed età.
Da un prelievo di sangue venoso (5 ml), verrà estratto il DNA e mediante tecnica di amplificazione (SSP-PCR) verrà ricercata la presenza di polimorfismi nei geni di IL-10, IL-6, TNF-¿, TGF-¿1 e di MCP-1.
I risultati ottenuti verranno messi a confronto con quelli di soggetti AD già da noi analizzati.