Il presente progetto di ricerca intende studiare l¿impatto dell¿allargamento dell¿UE ¿ oggi a 25, nel 2007 a 27, Stati membri ¿ sul diritto internazionale privato e processuale.
Ne sono coinvolte, innazi tutto, le «misure nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile che presenti implicazioni transfrontaliere», adottate ed in vigore ai sensi degli artt. 65 e 67 del trattato CE e, più in generale, gli atti di diritto derivato contenenti norme di conflitto, «coperti» dalla generale condizione di preadesione, imposta ai futuri Stati membri dal Consiglio europeo di Copenaghen del 1993, di adeguare il proprio ordinamento all¿acquis communautaire, e destinati a divenire vincolanti per i nuovi Stati membri dalla data di adesione (art. 2 dell¿atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica Ceca e degli altri 9 Stati neo-membri, in vigore dal 1° maggio 2004 e art. 2 dell¿atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania, destinato ad entrare in vigore il 1° gennaio 2007).
Parimenti oggetto di considerazione devono essere le convenzioni internazionali, concluse o provvisoriamente applicate dalla Comunità in via esclusiva oppure congiuntamente agli Stati membri o ancora autonomamente stipulate tra questi ultimi e con Stati terzi, rispettivamente, vincolanti per i nuovi Stati membri, le prime, e oggetto di un impegno ad aderire quelle appartenenti alle altre due tipologie. Ne discende il carattere preminente della esatta definizione dell¿estensione e della natura della competenza comunitaria a stipulare convenzioni internazionali nell¿ambito qui considerato e la necessità di approfondire le conclusioni raggiunte dalla Corte di giustizia CE nel parere n. 1/03 del 7 febbraio 2006 relativo alla conclusione della nuova convenzione di Lugano concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l¿esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale.