Dal New England alla Martinica: Maria Weston Chapman e Victor Schoelcher. La lunga strada dell¿abolizione della schiavitù nel mondo atlantico e la lotta contro il pregiudizio razziale
Progetto Gli anni 30 e 40 dell¿800 sono stati uno dei periodi più intensi della lotta contro la schiavitù nel mondo atlantico. Nel 1831 F.L. Garrison aveva fondato il giornale "Liberator" in cui denunciava vigorosamente il problema della schiavitù afroamericana: al suo fianco la figura di Maria Weston Chapman. Ma la letteratura anglofona era solo una parte del più vasto universo dell'abolizionismo atlantico. Un esempio di ciò è il testo di Victor Schoelcher "Abolition de l'esclavage", pubblicato a Parigi nel 1840. Una pubblicazione che ha posto le basi del successo inesorabile, dell'abolizionismo in tutto il mondo atlantico, invitando il pubblico a riflettere sui motivi del pregiudizio contro i neri e, più in generale, sul razzismo diffuso in ogni ceto sociale. Il progetto di ricerca mira a ricostruire la relazione tra Schoelcher e Maria Weston Chapman negli anni in cui si frequentarono a Parigi e in cui iniziarono una proficua corrispondenza che contribuirà alla presa di coscienza reciproca del problema della schiavitù. Una conoscenza da cui entrambi trovarono giovamento. Schoelcher infatti si mostrerà particolarmente informato sulla legislazione degli Stati Uniti discutendo la questione nel suo pamphlet L'Esclavage aux États-Unis et la loi du 18 semptembre 1850 sur les esclaves fugitifs, pubblicato a Parigi nel 1851, mentre la Chapman tornò negli Stati Uniti nel 1855 e diede subito alle stampe a New York il saggio "How Can I Help to Abolish Slavery" che se da un lato riprendeva alcuni dei punti fondamentali del pensiero garrisoniano, sicuramente non poteva tralasciare le suggestioni di una strategia vincente come si era rivelata quella di Schoelcher che aveva portato all'abolizione della schiavitù nelle colonie francesi nel 1848. Per essere portato a termine il progetto necessita di una ricerca approfondita negli archivi della Boston Public Library, dove è conservata la corrispondenza tra i due intellettuali.