Giudici, avvocati e prassi del diritto dall'età del diritto comune alle moderne codificazioni
Progetto Scopo della ricerca è di far luce su alcuni peculiari profili relativi al ruolo e al contributo del giurista di professione, nella veste sia di pratico che di teorico del diritto, alla definizione dei meccanismi della prassi forense e delle modalità procedurali, seguendo tre distinti filoni d¿indagine.
Un primo obiettivo sarà quello di approfondire la configurazione dottrinale e il ruolo processuale della testimonianza de auditu alieno nell¿età del diritto comune. In particolare l¿attenzione verrà soffermata sulla produzione trattatistica fiorita tra la fine del XII e il XIII secolo, sugli ordines iudiciarii e i formulari notarili coevi, nonché sulla produzione dottrinale che, costituendo sfondo indispensabile alla trattatistica fra il 1100 e il 1200, si rivela indispensabile presupposto e coronamento della stessa.
Un ulteriore settore d¿indagine sarà rappresentato dalla ricostruzione di alcuni profili relativi alla storia delle professioni legali e, in special modo, dell¿avvocatura tra Otto e Novecento. Si studieranno in particolare le articolazioni normative e sociali interne all¿avvocatura, cioè le diverse categorie professionali degli avvocati, dei causidici, dei sollecitatori; si toccherà la questione dei modi di formazione dei patrocinatori, universitaria e di tirocinio, e quella delle funzioni giurisdizionali e paragiurisdizionali svolte dall'avvocato dall¿età delle riforme ai moderni codici.
Ci si dedicherà infine all¿analisi della giurisprudenza dei tribunali nell¿età della dominazione napoleonica e nella successiva restaurazione austriaca nel lombardo-veneto, con speciale attenzione alle tecniche interpretative del diritto e allo stretto grado di connessione esistente tra norma legislativa e prassi del diritto.