I polimeri bioattivi trovano applicazione in numerosi settori biotecnologici, quali la sotituzione temporanea o permanente di tessuti e la creazione di nano-microaggregati per il rilascio controllato di farmaci o come substrati adesivi per la proliferazione cellulare. Nel caso di polimeri biodegradabili progettati per la sostituzione di tessuti o come vettori di principi attivi, requisiti essenziali per la loro applicabilità sono la non immunogenicità e la non tossicità dei prodotti di degradazione. In questo contesto, l¿obiettivo della ricerca sarà la sintesi controllata di materiali polimerici nanostrutturati quali veicolanti di molecole o macromolecole farmacologicamente attive, ad esempio oligonucleotidi, acidi nucleici, proteine. Saranno a tal scopo progettate strutture idrofiliche-idrofobiche in grado di auto-organizzarsi nei fluidi organici in aggregati micellari caratterizzati da una morfologia ¿core-shell¿. Le classi di polimeri proposte saranno famiglie di copolimeri ad innesto anfifilici e biocompatibili, nei quali segmenti idrofobici, ad esempio poliesterei (policaprolattone (PCL)) o polieterei (polipropilenglicole), si innestano su catene principali idrofiliche a base di poli(N-vinilpirrolidone) (PVP) o poliammidoammina (PAA). Mentre le catene poliesteree, comprese quelle a base di PCL sono, seppur lentamente, idrolizzabili, quelle di PVP, seppur non degradabili, saranno caratterizzate da un peso molecolare inferiore a 10000 e quindi bioeliminabili. Un secondo obiettivo sara lo studio di molecole e metodologie che permettano di ottenere micro e nano particelle di gelo che possano trovare impiego come veicolanti di farmaci. Utilizzando linkers e reticolanti sensibili alle variazioni di pH o di potenziale ossidoriduttivo si cercherà di ottenere idrogeli di PAA reversibili al variare delle condizioni ambientali e di agganciare alle nanoparticelle principi attivi complessati dalla matrice del gelo oppure legati covalentemente.