La diffusione di massa delle fonti energetiche rinnovabili (un problema comune ai sistemi economici sviluppati e a quelli caratterizzati dall'arretratezza economica)
Progetto L'attenzione alle fonti energetiche rinnovabili successiva alla crisi petrolifera (ottobre 1973) ha dato vita ad applicazioni tecniche già note e all'introduzione di tecnologie nuove che sono state perfezionate (solare termico e fotovoltaico, eolico, geotermia anche da acqua di falda, idro, biomasse e sistemi sempre più efficienti di utilizzo di queste) ma poco applicate.
Questa ricerca si propone di esaminare quali ostacoli debbano essere superati per passare alla fase di generalizzata diffusione delle tecnologie più valide mediante la diffusione di "casi esemplari" realizzati nel territorio a macchia di leopardo in modo da mostrare ai potenziali utenti che la loro adozione da parte dei privati e delle pubbliche amministrazioni porta a risultati desiderabili e in particolare:
1) al miglioramento delle condizioni di vita in termini di minore inquinamento e di minori pericoli per la salute e per l'ambiente;
2) a una maggiore sicurezza derivante dal decentramento degli impianti energetici;
3) a un risparmio sui costi energetici presenti e futuri;
4) alla sostenibilità nel tempo della produzione dell'energia usata dalle famiglie e dalle istituzioni pubbliche e private;
5) alla protezione ( mediante minori e decrescenti consumi) delle fonti energetiche non rinnovabili fossili (petrolio, gas naturale e carbone) e minerarie (uranio);
6) all'eliminazione degli effetti secondari indesiderabili provocati dall'uso di fonti fossili (inquinamento di aria, acqua e suolo) e minerali (radioattività);
7) all'avviamento nei paesi economicamente sviluppati di "stili di vita" imitabili da parte dei paesi poveri con conseguenti analoghi benefici anche per essi dopo l'avvio dello sviluppo economico.
La produzione degli impianti energetici e delle loro parti e componenti dovrà avvenire attingendo soprattutto a capacità imprenditoriali locali e a forza lavoro in cerca di occupazione.