La sindrome di Cushing (SC) è una patologia endocrina causata da un eccesso di glicocorticoidi, gravata da elevata morbidità e mortalità. L¿iter diagnostico prevede l¿esecuzione di test ¿di prima linea¿ o ¿di screening¿ seguita, nei casi dubbi, da test di conferma. Nel 2005 abbiamo stabilito il potere diagnostico dei test di conferma, in particolare dei test con desmopressina e con desametasone più CRH, dimostrando che nessuno presenta sensibilità e specificità assolute (Pecori Giraldi et al, Clinical Endocrinology in press). Circa i test di screening, e.g. cortisolo libero urinario, ritmo del cortisolo e sua inibizione con basse dosi di desametasone, gli studi disponibili ne hanno valutato principalmente la sensibilità, proponendo criteri diagnostici sempre più ampi per identificare la totalità dei soggetti malati. Per contro, non è ancora stabilito l¿impatto dell¿allargamento dei suddetti criteri sulla specificità dei test. Questa assume rilevanza particolare considerando che la SC è una patologia rara con alcune caratteristiche cliniche, quali obesità, ipertensione arteriosa, diabete mellito e alterazioni psichiche, largamente distribuite nella popolazione generale. Un test con buona sensibilità ma scarsa specificità porterebbe ad un numero eccessivo di falsi positivi, specie se applicato ad una patologia rara ma con manifestazioni cliniche comuni.
Abbiamo pertanto deciso di valutare la specificità dei test di prima linea per la diagnosi di SC su un¿ampia casistica di pazienti con stigmate cliniche suggestive di SC (circa 4000 pazienti) vista negli ultimi 5 anni. Oltre al cortisolo libero urinario già valutato, verranno misurati sui campioni della seroteca, il cortisolo sierico della mezzanotte e del mattino seguente dopo assunzione di 1 mg di desametasone alle ore 24 precedenti. Per ognuno dei parametri suddetti verrà stabilita la specificità nell¿escludere la SC utilizzando i diversi criteri diagnostici attualmente proposti.