La piodermite e l'otite esterna rappresentano due tra le patologie più diffuse nella medicina dei piccoli animali. In particolare, nel cane il batterio più comunemente coinvolto è Staphylococcus intermedius anche se possono essere presenti altri batteri Gram-positivi e negativi (S. aureus, streptococchi, P. aeruginosa, ecc.). Staphylococcus schleiferi è una specie di stafilococco di recente identificazione (1990) che riconosce due sottospecie (schleiferi e coagulans) che si differenziano tra loro per l'attività coagulasica ed ureasica. In particolare, entrambe le sottospecie sono state isolate in cani con otite esterna e piodermite mentre S. schleiferi subsp. coagulans è stata riscontrata anche nell'uomo, spesso in associazione con Streptococcus canis. Inoltre, i fenotipi della sottospecie coagulans sono strettamente correlati a quelli di S. intermedius con cui può essere facilmente confuso e da cui è distinto per alcuni caratteri biochimici (produzione di acetoina, mancato utilizzo del trealosio). Sulla base, perciò, del crescente interesse rivolto a questa specie sia in ambito veterinario sia umano (per il presunto rischio zoonosico), lo scopo di questa ricerca è determinare la frequenza di isolamento di S. schleiferi subsp. schleiferi e di S. schleiferi subsp. coagulans in cani con piodermite e con otite esterna nella nostra area geografica e valutarne il pattern di sensibilità agli antibiotici, dal momento che in letteratura ne è segnalata l'elevata meticillino-resistenza. A tale scopo verranno presi in considerazione, inizialmente, due gruppi di trenta cani ciascuno con piodermite ed otite esterna, rispettivamente. Dopo l'isolamento su terreni routinari ed una prima identificazione del genere, verrà eseguita la tipizzazione biochimica e la valutazione della sensibilità agli antibiotici e della meticillino-resistenza.