Il riso crodo (Oryza sativa var. sylvatica) è una delle infestanti più pericolose delle risaie italiane perché influenza negativamente sia l'entità della produzione, sia la qualità del prodotto. La crodatura dipende da un singolo gene dominante (Sh). Il suo controllo è difficile perché possiede molte caratteristiche morfologiche e fisiologiche simili al riso coltivato. Inoltre, molte cariossidi di questa infestante, cadendo prima della raccolta, rimangono dormienti e vitali nel terreno sino ad una dozzina d'anni. I biotipi di riso crodo hanno caratteristiche morfologiche e fisiologiche molto variabili. Scopo della ricerca è portare un contributo alla caratterizzazione morfologica e cromosomica d¿alcuni biotipi di riso crodo presenti nelle risaie della Pianura padana. Inizialmente s¿è perciò proceduto alla raccolta e alla riproduzione in file pannocchia dei biotipi rinvenuti, che sono stati sottoposti a caratterizzazione morfologica e ad analisi microscopica. Da indagini preliminari, basate su osservazioni visive del cariotipo del riso crodo a confronto con quello della varietà coltivata Loto, sono emerse mutazioni sia a livello cromosomico sia a livello genomico. L'analisi prometafasica dei cromosomi del riso crodo (secondo il metodo CHIA-EA) ha rivelato la presenza di cariotipi caratterizzati da differenti tipi di traslocazione che coinvolgono sempre il braccio lungo del cromosoma del primo paio (Crom1) e uno dei bracci d'un altro cromosoma delle undici coppie restanti. In particolare il frammento che si distacca dal Crom1 si lega in modo specifico o al braccio lungo o a quello corto del cromosoma coinvolto. In ogni biotipo analizzato s'è evidenziata infatti una traslocazione che interessa la prima coppia e una sola fra le coppie di cromosomi rimanenti. Ad oggi sono stati identificati 11 biotipi e dalle prime analisi emergerebbe una correlazione positiva tra alcune caratteristiche fenotipiche e genotipo.