VALUTAZIONE DELL¿ATTIVITA¿ ESTROGENICA DI ALCUNI PCB DA SOLI ED IN MISCELA IN CELLULE DI CARCINOMA MAMMARIO UMANO
Progetto Nell¿ambito di una ricerca finalizzata ad evidenziare il potenziale estrogenico di xenobiotici presenti nell¿ambiente verranno studiati alcuni bifenili policlorinati (PCB) da soli ed in miscela. E¿ ormai noto da tempo che i PCB, e le miscele di questi ultimi evidenziano una attività estrogenica sia in vivo, che in vitro. In particolare, abbiamo incominciato a studiare i PCB 101, 118, 138 e 153 da soli ed in miscela in quanto rappresentano una delle più frequenti presenze di PCB che si possono ritrovare in diversi tessuti animali. Il possibile effetto estrogenico di questi PCB è stato studiato, in cellule MCF-7, a diversi tempi e con diverse concentrazioni non citotossiche estrapolate con il test MTT. I primi risultati ottenuti hanno evidenziato la capacità di indurre proliferazione cellulare (valutata con FACS) da parte del PCB 118 e del 153, mentre la miscela ha evidenziato una inibizione della proliferazione. La proteina estrogeno-regolata pS2 valutata tramite ELISA non ha invece evidenziato variazioni dopo i trattamenti. Da questi primi risultati si evince che i PCB da soli ed in miscela non hanno effetto estrogenico ma solo di stimolazione o inibizione della proliferazione cellulare. La ricerca, cercherà di mettere in luce i meccanismi che stanno alla base di questi fenomeni e quindi nel caso dei PCB singoli, dove è stato evidenziato un effetto stimolante la proliferazione, verrà studiata la potenzialità di questi di stimolare proteine della cascata kinasica quali ERK1/2 o direttamente attraverso Western Blot o indirettamente mediante l¿utilizzo di inibitori specifici (PD98089). Infatti, è ormai noto da tempo che l¿attivazione della cascata delle MAPK è fondamentale nei fenomeni di crescita cellulare. Per la miscela verrà valutata la capacità di indurre apoptosi sia attraverso lo studio del ciclo cellulare, che attraverso test specifici quale quello dell¿Annexina, in quanto fenomeni apoptotici molto spesso sono alla base di inibizioni di crescita cellulare.